La Grande Bellezza su Canale 5: a Mediaset in calo serve share

Pubblicato il 4 Marzo 2014 - 09:33| Aggiornato il 5 Marzo 2014 OLTRE 6 MESI FA
La Grande Bellezza su Canale 5 senza spot: a Mediaset in calo serve share

La Grande Bellezza su Canale 5 senza spot: a Mediaset in calo serve share

ROMA – La Grande Bellezza su Canale 5: a Mediaset in calo serve share.

Che il film fosse programmato in prima serata senza spot si è rivelata una notizia infondata. La verifica davanti al piccolo schermo ha confermato la pioggia di interruzioni pubblicitarie della prima serata.

La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino sarà visibile stasera (4 marzo) in prima serata su Canale 5: la “grande sorpresa” (fonte Linkiesta.it) è che la visione per la prima volta sarà senza spot. Bisogna innanzitutto chiedere scusa a Sorrentino, perché non è vero che il suo film, dopo i ringraziamenti a Federico Fellini, sarebbe stato minacciato nella sua integrità dalle interruzioni pubblicitarie, contro le quali il grande regista combatté la sua ultima battaglia. Il regalo di Mediaset, produttore del film, non dipende però solo dalla magnanimità della scelta per consentire a tutti di apprezzare la qualità del fresco vincitore dell’Oscar.

La grande scommessa, rinunciare ad almeno 700/800 mila di introiti pubblicitari sicuri (circa un decimo di quanto abbia incassato il film nelle sale fino ad oggi), fa parte di una strategia commerciale: un dirigente del Biscione che ha chiesto di restare anonimo, ha rivelato a Linkiesta.it che il fatturato attuale di Canale 5 sul prime time è inferiore dello 0,6% rispetto all’obiettivo previsto per giugno. Per non pagare penali agli inserzionisti e risollevare gli ascolti, Mediaset punta su due eventi di sua proprietà, La Grande Bellezza in prime time, appunto, e Il Grande Fratello (che è iniziato ieri).

Gli ascolti di Canale 5 sono peraltro il parametro su cui fissare il prezzo delle reclame sugli altri canali. Questo spiegherebbe anche la rinuncia a mostrare il film sulla pay per view Mediaset, o magari sulla piattaforma web Infinity a 99 centesimi la settimana. La perdita di ricavi spiega appunto come la scommessa di puntare sulla affermazione all’Oscar (la decisione della prima serata era stata presa prima del premio) sia vincente ma difensiva. Che prelude ad altri spostamenti di truppe finanziarie per intercettare la rivoluzione pay tv e il trasferimento di risorse sul satellitare dove far concorrenza a Sky.

La roadmap prevede entro giugno la creazione di una nuova società in grado di fare concorrenza a Sky, assieme ad un altro socio industriale la cui identità per il momento rimane segreta […] L’identikit del pretendente misterioso tracciato da fonti di stampa nella partita iberica corrisponde al profilo di Telefonica, colosso guidato da Cesar Alierta che detiene la maggioranza di Telecom Italia. La società presieduta da Fedele Confalonieri potrebbe presentare a breve un’offerta per salire in Digital+, controllata al 56% dal gruppo Prisa ma partecipata da Mediaset Espana e Telefonica, ciascuna con una quota del 22 per cento. (Antonio Vanuzzo, Linkiesta.it)