Le Iene, il servizio dei bambini che si prostituiscono a Bari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Marzo 2017 - 11:11 OLTRE 6 MESI FA
Le Iene, il servizio dei bambini che si prostituiscono a Bari

Le Iene, il servizio dei bambini che si prostituiscono a Bari

BARI – Nella puntata del 19 marzo 2017, Le Iene hanno mandato in onda un servizio di Nadia Toffa girato a Bari dove si parla di prostituzione minorile nei pressi dello stadio San Nicola. Coinvolti bambini stranieri di otto anni, alcuni dei quali avrebbero iniziato a cinque. I genitori, nella maggior parte dei casi, sanno quello che fanno i figli, altri sono sfruttati da ragazzi più grandi. Prendono dai venti o trenta euro, i più piccoli cento euro a prestazione.

Per evitare di essere riconosciuta dalla gente del posto, Nadia Toffa ha affidato il caso ad un suo complice, che ha ripreso con una videocamera nascosta adulti che invitavano nella propria auto minori, dietro un pagamento pattuito inizialmente.

Nel corso del servizio, il complice ha invitato in auto diversi minori per conoscere le loro vite e ha iniziato a parlare con diversi adolescenti in strada da diversi anni, tra cui alcuni di nascosto dai propri genitori, allo scopo di raccogliere soldi per sopravvivere e fornire da mangiare alla famiglia.

I giovani hanno rivelato anche informazioni sui loro clienti: persone tra i 50 e i 70 anni. “Uomini e donne, forze dell’ordine, giudici, medici”, dicono. C’è anche la testimonianza di bambino di soli otto anni, proveniente dalla ex Jugoslavia: parla di sesso e denaro, ricordando al complice della Toffa che la sua richiesta di pagamento è di 100 euro. Il piccolo racconta di come il lavoro lo costringe a saltare diversi giorni di scuola.

Nadia Toffa decide di intervenire, avvisando i servizi sociali di Bari su ciò che accade nelle vicinanze dello stadio, per dare ancora una possibilità di vita normale e tranquilla a dei poveri bambini innocenti.

Il video del servizio di Nadia Toffa sulla prostituzione dei bambini a Bari è visibile sul sito ufficiale de Le Iene.