Tg1, Maria Luisa Busi: “Rinuncio alla conduzione”

Pubblicato il 21 Maggio 2010 - 12:31 OLTRE 6 MESI FA

Maria Luisa Busi

Maria Luisa Busi lascia la conduzione del Tg1. E’ l’ultimo atto della querelle con il direttore Augusto Minzolini. Con tanto di lettera in bacheca la giornalista è ritornata ad attaccare quella testata in cui non si riconosce più. Così ha piantato i piedi e ha rinunciato alla sua finestra praticamente quotidiana nel notiziario delle 20.

Se a febbraio a farla sbottare era stato l’urlo del popolo delle carriole de L’Aquila, che l’aveva etichettata come volto del «Tg1 degli scodinzolini» filo-berlusconiani, ad aprile si era presa la rivincita parlando a ruota libera contro quel Tg1 «dove è in atto una rappresaglia e perde ascolti», e dove «non è casuale» il fatto che dalla conduzione siano stati cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera a favore del direttore sul caso Mills, Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario.

Poi però lo scontro a muso duro con il direttore decisamente impopolare per una fronda di giornalisti ha avuto un altro scossone: Minzolini l’ha richiamata all’ordine perché era stata «scorretta e ingiusta».

Per poco più di un mese la bionda Busi ha scelto il silenzio, pur resistendo. Ha incassato il rimprovero di Minzolini (s)terminator, come lo aveva definito L’Unità.

E se già all’Aquila, mentre i sindacati la difendevano, alcuni colleghi la sconfessavano, come verrà interpretata la nuova mossa di lady Busi? Ennesimo tentativo di ricerca di popolarità per diventare la paladina dell’informazione corretta e non schierata?

«La lettera chiama la redazione a una riflessione. Quello di Maria Luisa Busi è un gesto mai fatto prima da nessun altro conduttore nella testata che testimonia il suo disagio e quello che attraversa una parte della redazione sull’indirizzo che Augusto Minzolini ha fatto prendere al Tg1», ha commentato il Cdr del Tg1 .

«Come la collega Busi siamo preoccupati per la rinuncia del Tg1 alla leadership nella qualità e nella credibilità: anche ieri la clamorosa notizia sulla prima cellula artificiale che ha aperto i siti mondiali, uscita nelle agenzie alle 14 con embargo fino alle 20, nonostante fosse stata segnalata dal servizio competente, è stata ignorata nell’edizione delle 20».

«Alla collega Busi – aggiunge il Cdr – che per il coraggio e la coerenza con cui ha sempre esercitato il diritto di critica è stata fatta oggetto in questi mesi di inaccettabili e denigratori attacchi da parte di alcuni giornali, esprimiamo affetto e solidarietà. Il suo è un gesto di rispetto anche per i telespettatori. Un gesto che, dopo le rimozioni e i demansionamenti di tanti colleghi non ‘omogenei’ alla linea editoriale del direttore, testimonia ulteriormente il rischio che si chiuda ogni spazio di dialettica all’interno del Tg1. Anche questo sarebbe una cosa mai avvenuta nella lunga storia della nostra testata. Da sempre Telegiornale di tutti».