Maurizio Crozza forse torna in Rai

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Febbraio 2016 - 10:13 OLTRE 6 MESI FA

 

Maurizio Crozza forse torna in Rai

Maurizio Crozza

ROMA – Maurizio Crozza torna in Rai (forse). Le nomine “milanocentriche”, come sono state definite, dei dirigenti delle reti della tv pubblica da parte del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto rinsaldano il legame con l‘agente Beppe Caschetto, manager di vip come Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Virginia Raffaele e Giovanni Floris. E tra i nuovi arrivi in Rai dalla vicina La7, oltre a Daria Bignardi, ci potrebbe essere proprio il comico genovese, passato con Floris da Ballarò a DiMartedì.

Come sottolinea Paolo Conti sul Corriere della Sera, 

“Chi conosce le regole televisive di ingaggio, sa quanto si sia rafforzata la figura di Beppe Caschetto, potente manager-agente di tanti volti. Per esempio di Fabio Fazio, Luciana Littizzetto ma anche Giovanni Floris, Lucia Annunziata, Virginia Raffaele, Neri Marcorè. E Daria Bignardi.

Il legame personale tra Campo Dall’Orto (uomo di prodotto) e Caschetto è antico. E già cominciano le elucubrazioni che scavalcano (altro che canguro) le nomine oggi all’ordine del giorno del Consiglio di amministrazione per immaginare già volti, palinsesti, format. Raitre verrà «rifondata» anche con il supporto di Caschetto, un po’ come avvenne per La7 proprio ai tempi di «CDO», come viene chiamato il direttore generale, per brevità, nei corridoi Rai? Un nome campeggia su tutti: Maurizio Crozza”.

Campo Dall’Orto aveva promesso sorprese e così alla fine è stato. I cinque uomini e donne nominati ai vertici delle reti Rai sono più milanesi che romani, meno legati ai palazzi e soprattutto alla Rai, tanto che l’Usigrai, il sindacato interno a “mamma Rai”, si è risentito del fatto che non fossero stati scelti interni. E qualcuno, nel caso della conduttrice e scrittrice Bignardi (scelta alla direzione di RaiTre), ha ricordato l’amicizia che lega il marito Adriano Sofri al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ma questi sono retropensieri.

Con la sua squadra fatta da due donne e tre uomini, tra cui uno che non ha nemmeno 40 anni, Campo Dall’Orto intende affrontare la sfida del rinnovamento della tv pubblica. “Competenza e pluralismo culturale” sono le linee che il dg dice di aver seguito, aggiungendo: “E’ la vera cesura rispetto alla politica”.