Rai 3. Pane quotidiano di Concita De Gregorio: “Sotto zero”, il Giornale attacca

Pubblicato il 28 Settembre 2013 - 07:54 OLTRE 6 MESI FA

 

Rai 3. Pane quotidiano di Concita De Gregorio: "Sotto zero", il Giornale attacca

Concita De Gregorio. La sua trasmissione su Rai 3, Pane Quotidiano, è stata attaccata dal Giornale

Non si possono invitare gli amici e i vicini, culturalmente e politicamente, nel proprio salotto in tv, su una rete del servizio pubblico caratterizzata dalla tua ideologia? A leggere l’attacco di Alessandro Gnocchi contro Concita De Gregorio sul Giornale sembrerebbe di no e francamente non si capisce perché:

“Concita invita solo i suoi amici di Repubblica”,

ha scritto Alessandro Gnocchi e ci è andato giù pesante, con espressioni tipo “trash” il cui senso è difficile capire, contro la ex giornalista di Repubblica e ex direttrice della Unità che è tornata a scrivere su Repubblica, giornale che, dall’Unità, avrebbe voluto umiliare e confondere:

“A volte programmi educatini e perfettini si dimostrano grossolane patacche. Prendiamo Pane quotidiano, in onda da lunedì a venerdì su Raitre, all’ora di pranzo (e in replica poco dopo le 20). Si direbbe una innocua trasmissione di libri condotta con sobria eleganza da Concita De Gregorio, firma di Repubblica qui erede dello spazio televisivo che fu di Corrado Augias. Purtroppo non è così. L’idea stessa di cultura in tv esce avvilita dalla prima settimana in video. Ecco l’elenco degli ospiti fino a ieri: Corrado Augias, Costanza Quatriglio, Massimo Recalcati, Piergiorgio Odifreddi. [Ultimo] il romanzo Suburra di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo”.

Secondo Gnocchi,

“in Italia ci sono decine di scrittori e intellettuali di cui non si sente mai discutere ma gli autori di Pane quotidiano hanno pescato solo o quasi”

da Repubblica, con la eccezione, concede, della regista Quatriglio. Prosegue:

“Inutile affannarsi troppo a recuperare, dopo cinque puntate l’autorevolezza di Pane quotidiano è già crollata sotto zero. Infatti De Gregorio ha fornito l’esempio perfetto di cosa sia la cultura italiana al suo peggio: uno scambio di cortesie tra vicini di scrivania. Che si recensiscono e si invitano a vicenda tutto l’anno. […]  Sempre le stesse facce, in tour permanente, appartenenti al «giro giusto». Dunque sappiamo cosa aspettarci da Pane quotidiano : la stessa zuppa cucinata (molto meglio) dal maestro di cerimonie Fabio Fazio a Che tempo che fa”.