Verissimo, Bruno Vespa confessa: “Sono stato vittima di bullismo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2017 - 18:43 OLTRE 6 MESI FA
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Verissimo, Bruno Vespa confessa: “Sono stato vittima di bullismo”

ROMA – Anche Bruno Vespa è stato vittima di bullismo. Questa la confessione sul suo passato che il conduttore e giornalista di Rai 1 ha fatto ai microfoni di Verissimo, il programma condotto da Silvia Toffanin in onda su Canale 5 il 18 novembre. Il giornalista ha rilasciato l’inaspettata confessione sottolineando che il bullo era figlio di una persona molto in vista nel suo paese, tanto che il maestro ne aveva preso le parti.

Nicolò Cenci su Lanostratv.it riporta le parole di Bruno Vespa, che ha sottolineato come questo episodio della sua infanzia lo abbia profondamente segnato e che è un ricordo molto nitido nella sua mente anche se sono passati molti anni:

“A tal proposito, Vespa ha dichiarato che deve molto ai suoi genitori, alla sua infanzia, e anche ai suoi insegnanti, tranne uno. Bruno ha quindi confessato che questo maestro ha rovinato il terzo anno delle elementari in quanto non era riuscito a difenderlo dalle molestie di un bullo, figlio di una persona molto in vista del paese. Anzi, come sottolineato da Vespa, il maestro non aveva voluto difenderlo, e aveva invece preso le parti del bullo: il padre di Bruno aveva addirittura protestato e il fatto era diventato in poco tempo di dominio pubblico all’interno della città”.

Il conduttore di Porta a Porta ha inoltre parlato di sé, definendosi una persona solare ed espansiva, e del rapporto con i suoi genitori:

“Parlando proprio di questo argomento, il giornalista ha ricordato di tutti i viaggi fatti in macchina con suo padre mentre lo accompagnava a scuola e gli raccontava della favola di Pinocchio. La madre invece non gli lesse mai delle favole, anche se comunque era stata una madre molto coccolosa: era una donna attenta e ligia, e gli controllava i compiti e i suoi quaderni.

La mamma di Bruno Vespa è scomparsa ormai tanti anni fa, nel 2003, ma è ancora un vuoto che Bruno non riesce a colmare: egli la vorrebbe infatti presente sempre, anche oggi. Il padre invece è venuto a mancare giovanissimo, nel lontano 75, e l’ultimo triste aneddoto che Bruno ha raccontato a Silvia Toffanin ha avuto come protagonista proprio il signore. Bruno stava gareggiando per una premiazione nel settore del giornalismo interno alla Rai, e aveva fatto una scommessa con il padre: se avesse vinto avrebbero comprato la tv a colori. Peccato però che il padre scomparve nel 75 e la tv a colori arrivò in Italia nel 77”.