Viareggio: trovato morto il fratello di Giorgio Panariello

Pubblicato il 27 Dicembre 2011 - 13:46 OLTRE 6 MESI FA

VIAREGGIO (LUCCA) – Francesco Panariello, 50 anni, fratello di Giorgio, e’ stato trovato privo di vita poco dopo la mezzanotte in un’aiuola sulla terrazza della Repubblica di fronte al bagno Zara a Viareggio. Un passante ha visto l’uomo, che in passato aveva avuto problemi di tossicodipendenza, a terra ed ha avvertito il 118. Il medico ha cercato, ma inutilmente, di rianimare Francesco Panariello. E’ intervenuta anche una volante della polizia. Il corpo e’ all’ospedale Versilia per essere sottoposto ad un esame autoptico per stabilire le cause del decesso. Franco e Giorgio avevano avuto un’infanzia molto difficile.

Abbandonati da una mamma-bambina quando Giorgio aveva poco piu’ di un anno e Franco era appena nato, erano stati subito separati: il primo affidato ai nonni materni, il secondo messo in un collegio. Li’ era rimasto per 12 anni prima di essere adottato da una famiglia benestante. ”Neanche l’affetto della nuova famiglia – racconto’ Franco nell’intervista-verita’ – riusciva a placarmi. Un giorno mi scoprirono mentre portavo via loro i soldi, cosi’ tolsero l’ adozione. Fui spedito in un collegio a Siena, ma anche li’ durai poco, mi scoprirono mentre stavo rubando dei soldi al preside.

Fui ritenuto un caso con pochissime probabilita’ di recupero cosi’ mi portarono dai miei nonni al Cinquale, una frazione del comune di Montignoso”. In Toscana, Franco conobbe il fratello Giorgio ma scappo’ anche dalla residenza dei nonni per andare in cerca della madre, a Napoli. Fini’ poi in carcere, si ammalo’ e comincio’ a drogarsi. Fino al momento in cui Giorgio Panariello lo convinse ad andare a disintossicarsi nella comunita’ di San Patrignano, all’eta’ di 37 anni per uscirne sette anni dopo.

Se lo ricorda bene anche l’ex sindaco di Montignoso, sua città natale, Federico Binaglia: ”L’ultima volta che l’ho visto era il 2003. Venne in comune nel mio ufficio per chiedermi un lavoro. Disse che aveva bisogno di impegnarsi in qualcosa, che era uscito dai suoi problemi con la droga, dopo gli anni di comunita’ e che voleva ricominciare. Disse che sapeva fare il giardiniere. Io mi impegnai, ma naturalmente non potei far nulla. Non l’ho piu’ rivisto”.