Agriturismi, i 10 migliori d’Italia secondo Alastair Sawday (Guardian)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2015 - 17:55 OLTRE 6 MESI FA
agriturismo, 10 migliori d'Italia

Un agriturismo

ROMA – Il sito del Guardian ha pubblicato una classifica dei dieci migliori agriturismi d’Italia a conduzione familiare dove è possibile mangiare ottimo cibo tipicamente locale. A fare la selezione Alastair Sawday, il famoso autore inglese di guide di viaggi.

Poggio di Luna, Peschici (Foggia): In una casa tradizionale pugliese, questo agriturismo si trova alle porte della Foresta Umbra e a pochi chilometri dalle spiagge del Gargano. Qui colazioni e pranzi, a base di prodotti tipici locali — pesce, verdure dell’orto, olio extravergine d’oliva prodotto lì, carni e ricotta fresca — sono serviti nel giardino e intorno alla piscina.

Agriturismo Ramusè, Force (Ascoli Piceno): Il gestore, Paolo, ha ristrutturato il vecchio casolare dei nonni e aperto un agriturismo nella zona tra le colline marchigiane dove si coltiva il tartufo. Tutto ciò che si mangia qui è prodotto nell’azienda agricola o nelle vicinanze.

Agriturismo Casa Clelia, Sotto il Monte (Bergamo): Una volta era un antico convento dell’undicesimo secolo. Oggi Casa Clelia è un complesso ristrutturato secondo le regole della bioedilizia con orto, stalle e fienili. Qui si mangia soprattutto carne con contorni di stagione e grigliate.

La Locanda del Capitano, Montone (Perugia): Qui il padrone di casa è Giancarlo Polito, chef e gestore umbro di adozione ma di origine salentina. Alla Locanda sono passati Giuseppe Tornatore, Colin Farrell o Peter Gabriel. Dieci in tutto le camere e un ristorante di lusso che propone sapori tradizionali e abbinati spesso a una cucina d’innovazione.

Il Rigo, San Quirico d’Orcia (Siena): Dal 1990 i gestori del Rigo, Lorenza e Vittorio, offrono ospitalità nella fattoria di proprietà della loro famiglia dal diciassettesimo secolo. Qui si coltivano cereali (grano, farro, avena), legumi e semente per foraggio. Di fianco alla casa ci sono anche un orto e alcuni alberi da frutta. Le ricette proposte dunque sono quelle della trazione toscana: pici all’aglione, ribollita, bruschette, coniglio allo zafferano e maiale arrosto, cantucci e salame di cioccolata, e poi pasta fresca, dolci, marmellata e pane fatto in casa.

Locanda Casanuova, Figline Valdarno (Firenze): In origine questa locanda era un monastero. Ora Ulla and Thierry Besançon hanno aperto qui il loro agriturismo, al centro del triangolo composto dalle principali città toscane, Firenze, Arezzo e Siena. Alla Casanuova ogni sera viene scritto su una piccola lavagna il menù di quattro portate, che può essere vegetariano, a base di pesce o di carne. E poi pasta fresca, pesto, gnocchi di patate e dolci fatti in casa. Gli ingredienti migliori, dicono i proprietari, vengono dal loro orto di 2500 metri quadrati.

Cà Alfieri al 30, Govone (Cuneo): Questo albergo si trova in una dimora di fine ‘700 affacciata sulle colline del Roero e delle Langhe ristrutturata dai padroni di casa, Bruno e Fulvia. La formula è quella del bed&breakfast, con colazioni a base di torte e marmellate fatte in casa, salumi e formaggi. Ma qui è possibile partecipare anche a corsi di cucina.

Antica Corte Pallavicina, Polesine Parmense (Parma): Un relais più che un agriturismo in un’antica corte emiliana. La cucina è gestita dallo chef Massimo Spigaroli. Le sue cantine, dove si stagionano formaggi, salumi e, in particolare, il culatello, sono famose in tutta Europa. Si può cenare alla carta o con un menu degustazione. I piatti forti sono, ovviamente, quelli a base del culatello dell’antica corte.

Tenuta Cammarana (Ragusa): Bed&breakfast di lusso, la tenuta risalente alla fine del Settecento è immersa nella parte incontaminata dell’Altopiano Ibleo, al centro della Sicilia orientale. A colazione, si assaggiano ricotta, formaggi e latte locali, frutta di stagione raccolta nell’orto, pane fatto in casa, torte, marmellate e poi omelette e miele del posto.

Il Cannito, Capaccio (Salerno): In estate si mangia sulla terrazza panoramica con vista sull’isola di Capri. La cucina è quella tipica cilentana. Ad aprire questo agriturismo di lusso, affacciato sul mare e dotato di spiaggia privata, Luigi Gorna venticinque anni fa. E ancora oggi è la famiglia ad occuparsene.