Arriva la festa popolare per la raccolta del “Mais Marano”

Pubblicato il 30 Settembre 2010 - 01:20 OLTRE 6 MESI FA

Quattro giorni di celebrazioni, dal 7 al 10 ottobre, con la Festa della raccolta ”Mais Marano”, un’antica sagra popolare a cui quest’anno e’ abbinata la Mostra dell’artigianato. L’evento, a Marano Vicentino, ha come obiettivo la valorizzazione di un prodotto tipico, che consente di ricavare la farina – da cui si ottiene una polenta (per secoli alimento principale della dieta veneta) morbida e saporita – utilizzata anche per creare altri piatti, tra cui i dolci.

Tutto ebbe inizio nel 1890, per merito di Antonio Fioretti che negli anni successivi porto’ avanti la scrupolosa selezione sul campo di un mais con piante quasi completamente fornite di due spighe e quindi piu’ produttivo delle normali varieta’, anche per quanto riguardava la precocita’ e la qualita’. Con questa prolungata metodica selezione si arrivo’ alla fissazione e stabilizzazione di quelle pregevoli caratteristiche che hanno reso il ”Marano” ricercato e preferito da agricoltori e consumatori.

”Nel 2009 – spiega Adolfo Zambon, presidente del Consorzio di Tutela del Mais Marano, costituito nel 1999 l’obiettivo di salvaguardare la varieta’ tipica a rischio d’estinzione – sono stati prodotti 1.000 quintali di granella secca, che ha consentito di produrre circa 700 quintali di farina. Negli ultimi anni l’area di produzione e’ stata allargata, anche se rimane limitata alla Pedemontana Vicentina, da Arzignano al Bassanese”.

Il Consorzio di Tutela, anche grazie alla nascita della Confraternita del Mais Marano, ha inserito nell’edizione 2010 due eventi che si propongono la diffusione e la conoscenza del prodotto tutelato: l’8 ottobre alle ore 18 si terra’ il convegno dal titolo ”Il Mais Marano nella storia e sulla tavola” con la presenza di tecnici esperti, mentre sabato 9 alle 12, verra’ proposta una scuola di cucina e un percorso informativo di cultura enogastronomica, aperti a tutti. Tre chef, famosi ognuno per le proprie competenze, utilizzeranno il Mais Marano proponendo piatti per la cucina tradizionale, macrobiotica e innovativa.