Trekking in Sardegna: l’isola che non ti aspetti

Di Alessandra Granata de I Viaggi dei Rospi
Pubblicato il 12 Maggio 2016 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA

Di Alessandra Granata de I Viaggi dei Rospi

Isola conosciuta per il turchese delle sue acque, invidiata in tutto il mondo per lo scintillio degli yacht che ogni estate attraccano in rada, la Sardegna è in realtà molto di più delle spiagge caraibiche dei cartelloni pubblicitari. Basta aver voglia di abbandonare le destinazioni più blasonate o concedersi un viaggio nell’entroterra, per scoprire che in ogni angolo di questa regione si nascondono luoghi capaci di stupire: dune bianche, alberi secolari, canyon, grotte e persino falesie degne dell’attenzione dei più esperti rocciatori.     #blitzviaggia

Dal trekking all’equitazione, dalla MTB al kitesurf, per passare dalla vela e alle immersioni, ecco che la Sardegna rivela agli amanti delle vacanze attive tutto il suo splendore in una vacanza fuori stagione dove, lontano dalla canicola di agosto, percorrere irti sentieri tra bacche di mirto e profumo di ginestre sarà ancora più dolce.

Viaggiando con MTB, canoe, windsurf e attrezzatura sportiva al seguito, la scelta di approdare sull’isola con auto e traghetto si dimostra essere molto più competitiva rispetto ad un volo aereo. Ci si può spostare così da nord a sud, da est a ovest in totale autonomia, evitando di noleggiare in loco i materiali necessari per il divertimento in outdoor. Se avete già programmato le ferie, non vi resta quindi ora che prenotare il traghetto per la Sardegna e scegliere l’itinerario che più fa per voi.

Dove fare trekking in Sardegna

Se siete infaticabili sportivi ecco i trekking da praticare sul posto, così da rendere unica la vostra vacanza in Sardegna:

Trekking tra le calette

Molte delle spiagge più belle di questa regione sono raggiungibili via mare attraverso servizi di mini crociere giornaliere, ma se volete concedervi un punto di osservazione “quasi privato” raggiungete le calette più famose dell’isola a piedi. Infatti, lungo la costa selvaggia del golfo di Orosei in provincia di Nuoro, da Cala Gonone a Cala Luna, da Cala Luna a Cala Sisine, per poi risalire verso l’altipiano di Golgo fino a Cala Goloritzè, si succedono panorami da togliere il fiato. L’azzurro cristallino da ammirare guardando in basso oltre i nostri piedi, il grigio della roccia su cui marciare a passo lento e il verde della vegetazione che in primavera dona il meglio di sé con le fioriture degli oleandri.
Il trekking delle cale è un percorso lunghissimo e molto panoramico che può essere suddiviso in più giornate così da alternare una più faticosa sgambettata, al dolce relax in spiaggia.
Se volete concedervi un regalo e assaporare al meglio la straordinaria atmosfera che si gode da questi sentieri, scegliete questo trekking in primavera o a fine stagione, evitando di mettervi in marcia sotto il torrido sole d’agosto. In molti tratti i sentieri sono completamente esposti al sole, senza alcuna possibilità di rifornimento d’acqua lungo il percorso. Equipaggiatevi quindi con borracce, scarpe da trekking e creme protettive.

Sul monte del WWF

Una vasta foresta di lecci e sugheri è la dimora del cervo sardo. A meno di un’ora da Cagliari, si trova l’area di Monte Arcosu, un’oasi del WWF ricca di straordinari cammini in cui poter respirare l’anima più selvaggia di questa terra. Due sentieri natura e cinque trekking – di cui alcuni su percorsi abbastanza impegnativi – attraversano l’area protetta fin quasi alla cima del monte in un’alternanza di boschi di lecci e corbezzoli. Nei mesi di agosto e settembre il parco organizza escursioni guidate notturne e corsi di fotografia naturalistica per imparare ad apprezzare al meglio questa parte ancora poco conosciuta del territorio della Sardegna.

Sentieri nuragici

La meta è Tiscali in provincia di Nuoro, il villaggio edificato all’interno di una dolina carsica tra la Barbagia e l’Ogliastra, ai confini del Parco nazionale del Golfo di Orosei. In oltre due ore di cammino si arriva alle capanne a pianta circolare o ellittica, facendo una sosta alla sorgente di Su Gologone – da cui sgorgano acque limpidissime, che hanno modellato i canyon presenti in questa zona – e il sito nuragico di Sa Sedda ‘e Sos Carros – La Sella dei Carri – il cui nome designa un’area di sosta per i carri che nei secoli scorsi trasportavano legname e carbone.

Per fotografare una nuova immagine della Sardegna, lasciate quindi pareo e infradito in spiaggia, vi attendono scarponcini da trekking, bastoncini e carta di sentieri.