Turismo, Albonetti contro la Brambilla: “Enit non sia più commissariato”

Pubblicato il 5 Novembre 2011 - 23:57| Aggiornato il 9 Novembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Commissariato nel luglio del 2009, dal luglio di quest’anno l’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, ha un nuovo Cda (formato da 5 componenti, piu’ il presidente) che tuttavia, finora, non e’ mai stato convocato. E a complicare le cose c’e’ il fatto che, nelle settimane scorse, la Commissione Attività produttive della Camera dei deputati ha rinunciato a esprimere il parere sulla nomina a presidente dell’Enit, di Matteo Marzotto, che finora e’ stato commissario dell’ente. Ma i rappresentanti del mondo del turismo sono stanchi di questa situazione di stallo. Il presidente di Confturismo-Confcommercio, che e’ anche presidente di Federalberghi, Bernabo’ Bocca, giudica la vicenda ”scandalosa”.

”Le imprese – scandisce – non sono più disponibili ad accettare che l’Enit abbia un Consiglio d’amministrazione nominato, già da luglio, ma mai insediato e che si continui a operare come se l’Agenzia italiana del turismo fosse ancora commissariata. A noi non interessa se ci sono problemi sulla nomina del presidente dell’Enit; non c’é alcun motivo per cui un Cda nominato non possa insediarsi”. Non sono meno duri i suoi colleghi di Confesercenti e Confindustria.

Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti, accusa: “Non vedo la volontà di mettere fine al commissariamento; ad oggi non mi risulta che il ministro del Turismo Michela Brambilla abbia dato impulso alla ripresa della normale attività dell’ente. E questo è disdicevole. L’Enit deve essere l’ombrello aperto per la promozione del territorio nazionale. E non si parli – aggiunge – di costi del Cda: i tre rappresentanti del mondo del turismo di Confesercenti, Confcommercio e Confindustria, sarebbero disponibili a sedere gratuitamente nel Cda dell’Enit”.

Albonetti critica anche l’attuale gestione dell’Enit: ”si stanno smobilitando le 25 sedi estere che sono il grande patrimonio dell’Ente. Le sedi estere hanno un capitale che non va perso e noi siamo contrari alla chiusura o al ridimensionamento degli organici”. Anche per Renzo Iorio, presidente di Federturismo-Confindustria, ”e’ paradossale e incomprensibile il fatto che il Consiglio d’amministrazione dell’Enit, nominato già in estate, non venga insediato e non si torni quindi alla normalità dopo il commissariamento”.

“E’ una situazione paradossale – ragiona Iorio – e direi kafkiana che un ente abbia un Cda che, nei fatti, non viene insediato mai”. Le categorie produttive e le Regioni hanno comunque chiesto al vicepresidente dell’Enit, Mauro Di Dalmazio, che e’ anche assessore al Turismo in Abruzzo, di procedere alla convocazione del nuovo Cda che dovrebbe avvenire, dunque, a breve.