Attentato Musy, fermato Furchì: alleati in lista, tre possibili moventi (video)

Pubblicato il 30 Gennaio 2013 - 10:27| Aggiornato il 13 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Francesco Furchì è stato fermato per l’attentato ad Alberto Musy, consigliere comunale dell’Udc di Torino in coma dal 21 marzo 2012. I moventi, spiegano gli inquirenti, sono almeno tre per Furchì, candidato con Musy alle elezioni comunali di Torino nella coalizione dell’Udc.

Il primo sarebbe il mancato appoggio di Musy a un concorso per cattedra universitaria a Palermo, poi la mancata nomina a cariche comunali dopo che Furchì si era impegnato nella campagna elettorale a sostegno di Musy nel 2011. L’ultimo il mancato impegno di Musy nel reperire investitori che Furchì cercava per le sue attività. L’indagato viveva come un torto tutte le tre vicende.

Furchì ha 50 anni ed è nato a Ricadi, Vibo Valentia. Presidente dell’Associazione culturale Magna Grecia Millenium, nelle ultime elezioni comunali a Torino era candidato nella lista Alleanza per Torino, che sosteneva la candidatura a sindaco di Musy.

Musy, avvocato, esponente dell’Udc, venne gravemente ferito il 21 marzo dell’anno scorso con sei colpi di pistola calibro 38. Uno sconosciuto, ripreso dalle telecamere, con un casco integrale bianco da motociclista sul capo e un soprabito scuro, si presentò al portone della palazzina di via Barbaroux, nel cuore vecchio di Torino, dove abitava Musy con la moglie Angelica Corporandi d’Auvare e le quattro figlie.

Lo sconosciuto s’apposta nel cortile e quando Musy rientra dall’aver accompagnato le bambine a scuola, s’avvicina, scambia con lui poche battute, poi spara. Non lo colpisce subito, ma dopo un inseguimento nel cortile della palazzina. Una volta raggiunto lo scopo, quando vede Musy a terra, il sicario se ne va.

Prima di entrare in coma, l’avvocato fa in tempo a dire a un vicino di casa: ”E’ stato un uomo di 40 anni…”. Musy è ancora adesso ricoverato in una casa di cura riabilitativa, ma non ha più ripreso conoscenza.