Andora, terrazza abusiva crollata sul treno…per risparmiare 30mila euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Gennaio 2014 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA
Andora, terrazza abusiva crollata sul treno...per risparmiare 30mila euro

Andora, terrazza abusiva crollata sul treno…per risparmiare 30mila euro (Foto Ansa)

SAVONA – Una terrazza abusiva  e condonata quella che ha provocato la frana del 17 gennaio ad Andora, investendo un treno Intercity e causando il blocco della ferrovia che collega l’Italia alla Francia. Una terrazza crollata per aver risparmiato 30mila euro sui lavori, ma che ha causato ingenti danni.

Giuseppe Salvaggiulo su La Stampa scrive:

“Dopo aver provocato la frana che avrebbe potuto uccidere duecento passeggeri, la terrazza di Andora incombe ancora, protesa verso il mare e sospesa nel vuoto come una spettacolare installazione di arte contemporanea, su quel che resta dell’Intercity Milano-Ventimiglia. Ottanta metri quadri di vergogna sulla collina, su Andora, sulla Liguria, sull’Italia”.

Una terrazza costruita negli anni Sessanta e condonata sia dal Comune che dalla Soprintendenza, tanto che nel 1992 è stata ampliata, scrive Salvaggiulo:

“Niente affatto. Primo: nell’ufficio tecnico del Comune c’è l’autorizzazione ad ampliare la terrazza, ma non quella a costruirla, sicché ci si potrebbe trovare di fronte al paradosso di aver concesso il raddoppio di un manufatto abusivo. Secondo: è sicuramente abusiva un’altra terrazza «gemella» (probabilmente tirata su quando si era allargato il parco auto dei villeggianti) e la strada di 50 metri che la raggiunge, ma il Comune se ne accorge solo ora. Terzo: la terrazza franata era in ogni caso costruita male, spiega uno dei tecnici che hanno partecipato al sopralluogo su incarico del pm: «Non era sostenuta da pali conficcati nella collina, ma semplicemente appoggiata su pilastri sulla terra nuda. Quando la terra cede, satura per le piogge, i pali reggono, i pilastri no. Sarebbero bastati 30 mila euro per renderla sicura, ma chi l’ha progettata e chi l’ha costruita hanno risparmiato»”.

La procura di Savona ora ha aperto un’inchiesta per disastro colposo nei confronti del progettista della terrazza e sequestrato l’ufficio tecnico del Comune, mentre Franco Floris, sindaco della città, ha dichairato:

«Non solo abbiamo costruito tanto, ma anche male. A me non solo l’indagine della Procura non fa paura, ma fa piacere, finalmente alzerà il velo su una trentina di persone tra costruttori, professionisti e funzionari pubblici, che facevano di tutto e senza regole. Cento pratiche hanno vivisezionato – prosegue il sindaco – e sempre hanno concluso che il fatto non sussiste. Ma ora che guarderanno le vecchie lottizzazioni tremeranno le cricche»”.

Sergio Uras di Legambiente ha commentato:

“«Quella di Andora è una vicenda emblematica dell’aggressione al territorio della Liguria». Che si è guadagnata una serie impressionante di primati negativi nel dossier «Cemento Spa» realizzato dall’associazione ambientalista. Prima regione del Nord per illeciti edilizi e urbanistici, 33 ogni cento chilometri quadrati, cinque volte più della Lombardia. E Imperia, Genova e Savona in cima alla lista nera delle Province”.

Ora spetta ai tecnici della Protezione civile rimuovere la frana:

“Operazione complicata: il treno fa da tappo, se si sposta viene giù tutto. Ma la terrazza non è sicura e la collina continua a sputare acqua. Serviranno mesi, con disagi per migliaia di passeggeri. Tutto per 30 mila euro”.