“Bodies Revealed”, la mostra con i cadaveri sezionati che fa perdere i sensi (video)

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2013 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
"Bodies Revealed", la mostra con i cadaveri sezionati che fa perdere i sensi

“Bodies Revealed”, la mostra con i cadaveri sezionati che fa perdere i sensi

JESOLO (VENEZIA) – A Jesolo in provincia di Venezia, una mostra dal titolo “Bodies Revealed” fa svenire il pubblico. Nell’esposizione si vedono cadaveri reali sezionati e imbalsamati. Racconta  Alessandro Gonzato di Libero, che i visitatori (specie i trentenni) perdono i sensi. Il biglietto d’ingresso costa 16 euro. Scrive Gonzato: 

“Un piccolo cartello bianco, affisso al muro, mette in guardia i visitatori più impressionabili: ‘Tutti i campioni fetali ed embrionali di questa galleria sonomorti in utero per complicazioni durante la gravidanza. Se si desidera ignorare questa parte della mostra proseguite a sinistra’. La rassegna si chiama ‘Bodies Revealed’, è di scena a Jesolo – nel Veneziano – e propone al pubblico decine di cadaveri sezionati. Tra le nove macabre gallerie c’è anche quella riservata ai feti, conservati in teche di vetro. È lì che, normalmente, i visitatori più suggestionabili si sentono mancare”.

“Nel fine settimana, la mostra dei cadaveri ha fatto svenire sei ragazzotti trentenni, tutti piuttosto robusti, ma di debole resistenza a un certo tipo di emozioni. Per vedere da vicino i corpi sezionati e messi in bella mostra, erano partiti da Padova, Treviso, Belluno e Trieste. Dicevamo dei baldi giovanotti. Entrano, resistono, superano incolumi le prime teche e poi si sentono mancare. Fine della visita. Sedici euro a testa spesi per finire gambe all’aria. E dire che gli organizzatori, prima di aprire al pubblico la mostra – una ventina di giorni fa – l’avevano testata su una serie di bambini trai seiei12, purcondifferenze di percorso, rispetto a quello riservato agli adulti. Secondo il promotore della mostra jesolana – la manifestazione è stata ideata negli Stati Uniti nel 2005e inpochi anniha fatto il giro del mondo – il test sui bambini era stata la migliore dimostrazione che la rassegna non aveva nulla di morboso e che era adatta a tutti”.

“Ma evidentemente, i più piccoli, si lasciano impressionare meno. I bambini crescono e, diventati ragazzotti pieni di muscoli e di spavalderia, non reggono di fronte a certi spettacoli. Alla facciadegli antropologi i quali sostengono che più il visitatore è in là con gli anni, meno è impressionabile, perché nel corso della propria vita ha già visto dei cadaveri. Nella zona dedicata all’evoluzione fetale vengono elencati, caso per caso, i motivi e le circostanze che hanno portato all’aborto dei corpicini. Didascalie impietose su immagini fortissime”.

“I visitatori passeggiano silenziosamente tra il sistema scheletrico, quello muscolare, quello digerente, circolatorio, nervoso, riproduttivo e respiratorio. Un viaggio per il corpo umano che però non ha nulla a che vedere col celebre cartone animato dei primi anni ’90. In questo caso è tutto vero e molto meno divertente, anche se l’estro degli allestitori sembra aver messo in mano ad alcuni scheletri un mazzo di carte o una bacchetta da direttore d’orchestra. Per far ridere, si suppone. Tra le sale ci si imbatte in un intestino disteso, vene e arterie di color rosso rubino, e polmoni completamente anneriti dal fumo. C’è anche un contenitore in cui i tabagisti pentiti possono buttare i loro pacchetti di sigarette”.

“Che sia anche questo il senso del tutto? La manifestazione è nata negli Stati Uniti nel 2005 e in pochi anni ha fatto il giro del mondo. Si tratta di un allestimento itinerante. Prima Tampa, in Florida – dove la mostra aprì con due giorni di ritardo a causa delle perplessità della Procura Generale – poi praticamente tutti gli Stati americani, Europa e Medio Oriente. E ovunque ha sempre suscitato clamore. Nel 2008, ad esempio, il coordinatore del Carnegie Natural History Museum di Pittsburgh si dimise dopo aver sollevato dubbi sulla provenienza dei corpi, e in aperta polemica con la vo- lontà degli organizzatori di mostrare quella serie di cadaveri. Le comunità cattoliche si sono sempre opposte alla manifestazione. I corpi sono stati conservati grazie a una tecnica che ne consente la preservazione attraverso la sostituzione dei liquidi con composti di silicone. I visitatori, su dei pannelli, possono leggere passaggio per passaggio l’intero percorso: come si procede all’imbalsa – mazione e alla dissezione anatomica, come si rimuovono acqua e grasso. Poi c’è la fase dell’ ‘impregnazione a forza’, quella del posizionamento del cadavere, e infine della solidificazione”. 

La mostra esposta a gennaio a Belgrado: