Elena Morali show in tribunale: “Renzo Bossi? Affari miei”. Ascolta l’audio

Pubblicato il 23 Marzo 2013 - 19:01| Aggiornato il 4 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Processo Ruby, il 22 marzo 2013 è stato il giorno dello show di Elena Morali: dà del “coglione al pm Antonio Sangermano, poi si scaglia contro i giudici in aula: ”A me non me ne frega niente se voi avete le tonache (intendeva dire toghe)”.

Elena Morali, starlette televisiva ed ex fidanzata di Renzo Bossi, dopo la minaccia dell’accompagnamento coatto in aula, ha deciso finalmente di presentarsi a testimoniare.

Morali, bergamasca di 22 anni ed ex concorrente de ‘La Pupa e il Secchione‘, stava descrivendo la serata da Silvio Berlusconi come una ”cena molto elegante”. A quel punto, pero’, il pm Antonio Sangermano ha iniziato a contestarle alcune intercettazioni.

”Non sono l’Elena di cui si parla in quelle telefonate e il numero intercettato non e’ il mio”, ha detto la giovane. E quando il pm le ha chiesto se lei avesse avuto una relazione con il figlio di un politico, la ragazza e’ esplosa: ”Le mie cose sono private, io non le chiedo chi e’ sua moglie”.

Poi e’ rimasta in silenzio per circa un minuto, mentre il presidente del collegio, Annamaria Gatto, le chiedeva ”ha un malore? Vuole sospendere?”. Nessuna risposta. E poi: ”Andiamo avanti, cosi’ vado al lavoro”. Al termine della testimonianza, pero’, il giudice Gatto, che aveva disposto l’accompagnamento per la ragazza (poi revocato), ha letto la relazione su quel che e’ accaduto cinque giorni fa, il 17 marzo scorso, nella caserma di Bergamo Bassa.

Morali, convocata dai militari per la notifica del provvedimento di accompagnamento, ”dapprima non voleva firmare il verbale” e poi ha ”preteso con tono arrogante” di sapere se anche alle altre giovani testimoni era stato riservato un ‘trattamento’ simile. E ”sprezzante” ha gridato ai militari che lei ”poteva dire quello che voleva”.

In seguito, e’ entrata in un’altra stanza della caserma e ha cercato di uscire da una porta che ”era bloccata da un pulsante”. Ha detto che ”la stavano sequestrando”, che avrebbe denunciato il magistrato per ”stalking” e con fare ”arrogante” ha aggiunto che ”il magistrato che aveva disposto l’accompagnamento ‘e’ un cog…..”’. Solo dopo tutto cio’, si e’ ”calmata” e ha firmato la notifica.

Gli altri testimoni

Mariano Apicella: ”Ho ricevuto delle regalie dal Presidente – ha raccontato, sorridendo, il cantante e grande amico dell’ex premier – tra il 2001 e il 2005, piu’ o meno, come 2500 o 3000 mila euro ogni tanto, poi piu’ niente”. Nel 2009, pero’, non riusciva a vendere la casa e gliel’ha comprata, nel 2011, ”una delle societa’ del Presidente”.

Ioanna Amarghioale, romena, che ha raccontato di essere rimasta ”incantata dal Presidente, un esempio di vita”. Prende, come tante altre, ”2500 euro al mese” da Berlusconi – che le ha pagato anche le rate universitarie alla Bocconi – ”per i gravi danni psicologici subiti”.

Roberto Bonasia, ex infermiera ed ex Miss Piemonte, e’ caduta invece piu’ volte in contraddizione sotto il ‘fuoco’ delle domande dei pm.