Flavio Briatore alla Bocconi: “Ai camerieri del Billionaire 5mila euro di mance”
Pubblicato il 7 Maggio 2014 - 16:49 OLTRE 6 MESI FA
MILANO – All’aula magna dell’Università Bocconi di Milano tra professori e accademici arriva Flavio Briatore. Il team manager di Formula Uno e proprietario di alcuni locali vip come il Billionaire di Porto Cervo dove, a suo dire, i camerieri prendono 5mila euro di mance al mese, ha dato la propria lezione agli studenti dell’ateneo: “Abbiate coraggio, in Italia è difficile farcela. Per fare impresa servono soldi e pazienza. Solo uno su un milione ce la fa”. Il dibattito verteva proprio sul tema “Il manager del domani, tra teoria e prassi”. Così Briatore ha detto la sua su come avere successo in Italia-
“Ho sentito parlare di start-up. Adesso questi start-up sono diventati di moda. Solo che in Italia, dove su un milione di start-up ne va a buon fine uno, ci vogliono notai ed euro sonanti. Diciamo cinquantamila euro, almeno, e devi pure aspettare sei mesi per aprire i battenti. Mentre in Inghilterra, giusto per fare un esempio, bastano venti sterline e 24 ore dopo puoi partire con la tua società e la tua idea”.
Il manager ha incitato gli studenti a darsi da fare finché sono giovani, senza limitarsi ad imitare grandi della contemporaneità:
“Potete anche avere dei modelli da prendere ad esempio. Ma ricordate che Steve Jobs, Armani e tanti altri geni che hanno cambiato il mondo sono pezzi unici. Non sforzatevi di imitarli per diventarne poi una brutta copia. Magari, so che qui non dovrei dirlo, mollate anche l’Università se pensate che la vostra idea sia una buona idea. E per rischiare sulla vostra buona idea non aspettate di avere 85 anni, buttatevi nella giungla che c’è fuori quando ne avete al massimo 28 o 30 di anni. E difendete quella idea se ci credete. Nessuna sogna da grande di essere povero e sfigato ma un buon imprenditore, che è anche un buon manager, è quello che fa i soldi per sé e per i suoi dipendenti, che si prende cura di tutta la squadra. Perché un’azienda è una squadra dove tutto funziona esattamente come in Formula, dove ognuno deve fare la sua parte se si vuole guadagnare e si vuole essere competitivi. (…) Trovate la vostra nicchia e mettetevi d’impegno per sfondare. Lasciatevelo dire da uno che i soldi li ha fatti, li ha persi, li ha rifatti e adesso non li perde più”.