Francia, la passante a Hollande: “Non sposi Valerie, non ci piace”

Pubblicato il 12 Marzo 2013 - 18:41| Aggiornato il 26 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – ”Non si sposi con Valerie, a noi non piace…”: ancora critiche nei confronti di Francois Hollande, e della compagna Valerie Trierweiler, nel corso della visita di due giorni che il presidente francese ha effettuato a Digione, nella speranza di riconquistare qualche punto di popolarità. Dopo il siparietto di lunedì, durante il quale un giovane aveva chiesto a Hollande dove fossero ”finite” le promesse della sua campagna presidenziale, scatenando la reazione immediata della polizia – che lo ha trascinato via come un violento criminale – Hollande si è imbattuto nelle critiche di altri cittadini. Come quella donna che ha rifiutato di scattargli una foto dietro al pretesto che lo vedeva già troppo in tv. O quell’altra signora che ha consigliato al presidente di non sposarsi con la sua compagna, Valerie Trierweiler.

Nel corso della missione, che ha lo scopo di mostrare un presidente più vicino ai francesi, in tempi di crisi economica e di un record negativo di popolarità, Hollande ha anche dovuto fare i conti con un folto gruppo di persone che ha manifestato contro la politica condotta dall’esecutivo. I consiglieri del presidente tendono a smorzare le critiche. ”Certo, avremmo preferito che questa prima missione (in provincia) si svolgesse in modo più tranquillo. In ogni caso, ”nonostante questi incidenti, non cambiamo comunicazione”. ”Chiunque voglia rivolgersi a me può farlo. Non temo nulla”, ha detto da parte sua lo stesso Hollande, aggiungendo: ”Ogni volta che posso avere un dialogo rispettoso va benissimo”. Intanto, la visita di Hollande a Digione fa scatenare le critiche della destra: ”Siamo in una situazione di piena crisi e questo presidente diventa l’incarnazione dell’impotenza”, ha commentato l’ex ministra Nathalie Kosciusko-Morizet. Dopo l’annuncio ufficiale dei giorni scorsi da parte del governo, oggi anche Hollande ha riconosciuto personalmente che la Francia non riuscirà a portare il deficit al 3% del Pil entro il 2013, come aveva invece promesso durante la campagna presidenziale. Nel 2013, il rapporto deficit/Pil sarà ”certamente al 3,7%”, ha detto.