Selfie, Danny Bowman ossessionato dallo scatto perfetto. Poi tenta il suicidio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Marzo 2014 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA
Selfie, Danny Bowman ossessionato dallo scatto perfetto. Poi tenta il suicidio

Danny Bowman

LONDRA – Ossessionato dal selfie, l’autoscatto con lo smartphone, ha lasciato la scuola, si è chiuso in casa per sei mesi senza vedere nessuno e alla fine, dopo centinaia di fotografie non perfette secondo i suoi canoni, ha tentato il suicidio. Danny Browman, inglese di 19 anni, è vivo per un soffio. E’ stato ricoverato in ospedale per quella che è oggi riconosciuta come una vera e propria malattia mentale: la dipendenza da selfie. Nel caso di Danny il disturbo si unisce ad un altro, più noto e antico: quello di una eccessiva ansia e insoddisfazione nei confronti del proprio aspetto fisico. 

 

Nei sei mesi di clausura volontaria alla ricerca dello scatto perfetto Danny ha perso 21 chili. La mania era nata anni prima, sfociando in una vera e propria ossessione un po’ per i commenti cattivi di alcuni “amici “su Facebook, un po’ per un no ad un provino per modello. I selezionatori del casting gli avevano detto che il suo corpo non aveva le giuste proporzione e la sua pelle non andava bene. Era sfumato così il sogno del ragazzo, che aspirava a diventare il nuovo Leonardo Di Caprio. 

Da lì la ricerca del selfie migliore, quello in cui appariva davvero bello. Era arrivato a scattarsi dieci foto tra la sveglia e il bagno, poi altre dieci prima della doccia, altre dieci dopo essersi fatto la barba, anche 200 foto al giorno. Avanti di questo ritmo. Fino all’isolamento e al tentativo di suicidio.