Unioni civili festa: arcobaleno su Fontana Trevi FOTO VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Maggio 2016 - 22:14| Aggiornato il 12 Maggio 2016 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una bandiera arcobaleno proiettata sulla fontana di Trevi in centro a Roma. Così un gruppo di associazioni per i diritti Lgbt ed una pattuglia di rappresentanti del Pd hanno festeggiato l’approvazione della legge sulle Unioni Civili alla Camera.

Alla manifestazione hanno partecipato decine di persone con le bandiere arcobaleno che hanno intonato cori (“Vittoria, vittoria”) e brindato con lo spumante. Sorrisi stampati sui volti, in qualche caso anche gli occhi lucidi per le lacrime, ed i flash dei turisti stranieri incuriositi.

L’atmosfera di festa ha contagiato anche Montecitorio. Durante le votazioni – complice l’esito scontato grazie alla fiducia posta dal Governo – il clima di contrapposizione tra i sostenitori e i contrari alla legge ha lasciato spazio all’esuberanza di chi ha tifato per il provvedimento. Al mattino il ministro Maria Elena Boschi ha fatto il suo ingresso in Aula con un fiocco arcobaleno in bella evidenza sulla giacca bianca. E’ stato il “là” che ha dato il via libera a tutti. Selfie di gruppo, rigorosamente con i nastrini arcobaleno in vista, da parte dei deputati del Pd in Transatlantico per immortalare il momento e rilanciare le immagini immediatamente sui social network.

Alla Camera sono arrivate anche le ex deputate Vladimir Luxuria e Anna Paola Concia, in prima linea per l’approvazione della legge e i senatori Monica Cirinnà e Sergio Lo Giudice: non hanno resistito alla tentazione di una foto di gruppo, anche se il regolamento della Camera lo vieta. Ivan Scalfarotto si è messo in posa insieme alla responsabile Diritti della segreteria Pd Micaela Campana, che indossava per l’occasione una camicetta multicolore, e a Luxuria: ad avvolgerli una sciarpa arcobaleno.

C’è stato anche chi, come il vicepresidente del gruppo Pd Matteo Mauri, ha scattato un selfie addirittura nell’Aula della Camera. La commozione e qualche lacrima, invece, hanno tradito il deputato Alessandro Zan, attivista gay e membro della commissione giustizia, chiamato a svolgere per il Partito Democratico le dichiarazioni di voto finale.

Dopo l’approvazione dell’Aula, è esplosa l’esultanza di un gruppo di attivisti che osservavano la seduta dai loggioni di Montecitorio. Poi è stato il ministro Boschi a guidare la delegazione del Pd che ha lasciato il palazzo per andare incontro ai manifestanti che attendevano in piazza. E’ sempre il ministro Boschi ad averli raggiunti a fontana di Trevi per il brindisi finale: “Da oggi – ha detto – l’Italia cambia”. Volti scuri, invece, tra chi ha avversato la legge come il leader del Family Day Massimo Gandolfini. “Oggi – ha scandito – è stata uccisa la democrazia”.