Sassuolo-Milan 4-3: Berardi poker da sogno (video). Galliani impietrito dopo il gol

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Gennaio 2014 - 23:25| Aggiornato il 13 Gennaio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Video gol e pagelle, Sassuolo-Milan 4-3: Berardi poker da sogno (Ansa)

Video gol e pagelle, Sassuolo-Milan 4-3: Berardi poker da sogno (Ansa)

REGGIO EMILIA, MAPEI STADIUM – Sassuolo batte Milan 4-3 (4-2). Pagelle e tabellino.

Sassuolo (4-3-3): Pegolo 7.5; Gazzola 6, Antei 7, Ariaudo 6.5, Longhi 6.5; Chibsah 7, Magnanelli 6.5, Kurtic 6 (40′ st Marzorati sv); Berardi 9 (31′ st Schelotto 6), Zaza 6.5, Ziegler 6. (1 Pomini, 22 Rosati, 2 Pucino, 7 Missiroli, 16 Valeri, 70 Farias, 13 Gomes, 83 Floro Flores, 95 Gliozzi. All. Di Francesco 7

Milan (4-3-2-1). Abbiati 5; De Sciglio 5, Zapata 4, Bonera 4, Emanuelson 4.5: Cristante 6 (8′ st Pazzini 5), De Jong 5, Nocerino 5 (8′ st Montolivo 6), Kaka 5, Robinho 5.5 (18′ st Honda 6); Balotelli 5.5. (59 Gabriel, 35 Coppola, 91 Zaccardo, 26 Silvestre, 5 Mexes, 13 Rami, 8 Saponara, 16 Poli, 9 Matri). All. Allegri 5

Arbitro: De Marco di Chiavari 6 Reti: nel pt 9′ Robinho, 12′ Balotelli, 15′, 28′ e 41′ Berardi; nel st 1′ Berardi, 41′ Montolivo.

Ammoniti: Bonera, Antei, Ziegler, De Sciglio per gioco scorretto, Balotelli e Pegolo per comportamento non regolamentare. Angoli: 3-3. Recupero: 0 e 5′.

Domenico Berardi fa il Diavolo a quattro. Il suo poker consente al Sassuolo di smascherare il bluff del Milan e con un 4-3 di tornare ad una vittoria che mancava da novembre. Il Milan parte forte, due gol nel primo quarto d’ora, poi viene travolto dalla serata di grazia del 19enne attaccante del Sassuolo. Sonnecchia per quasi tutta la partita, ma si sveglia tardi, troppo tardi per pensare di trovare un punto al Mapei Stadium di Reggio Emilia. La vittoria del Sassuolo porta la firma di Domenico Berardi, per lui una quaterna storica che lo porta ad undici gol alla sua prima stagione in serie A, alla sua seconda da professionista. Quattro gol, uno più bello dell’altro che lo porta dritto anche sul taccuino di Cesare Prandelli: se il baby attaccante del Sassuolo continuerà di questo passo non sarà facile ignorarlo per una maglia azzurra. E pensare che, dopo appena tredici minuti di gioco, per la banda di Allegri la pratica Sassuolo sembrava una formalità.

Trascinato da un altro giovanissimo, il 18enne Bryan Cristante, il Milan è passato in vantaggio con Robinho e dopo un amen ha raddoppiato con Balotelli, servito proprio da Cristante. Aver considerando vinta una partita che era appena cominciata è stato un peccato mortale.

Il doppio vantaggio non ha fatto altro che innescare il Berardi-show. Prima ha colpito scattando sul filo del fuorigioco, poi girando al volo, in faccia a Bonera, quindi, ancora infilandosi con grande facilità nella distratta difesa milanista.

Sazio? Nemmeno per sbaglio. In avvia di ripresa ha calato il suo quarto asso. Il Milan, tramortito e confuso, ci ha messo un bel po’ per capire cosa stava succedendo. Allegri ha puntato su Pazzini e Montolivo, poi ha fatto esordire il neo arrivato Honda che si è presentato alla serie A colpendo un palo.

Il gol del 4-3 è arrivato solo a cinque minuti dalla fine grazie a Montolivo. Un gol che ha avuto come unico risultato quello di regalare altri cinque minuti palpitanti ad una partita già bellissima.

L’assedio ha visto protagonista il portiere del Sassuolo Pegolo, ma ha visto protagonisti, anche Balotelli e Pazzini: a tempo scaduto sono stati loro a creare un occasione d’oro per il pareggio, con Pazzini che di testa, a porta vuota, ha spedito sulla traversa una conclusione che sembrava destinata a regalare al Milan un pareggio che sarebbe stato, tutto sommato, poco meritato.

La sconfitta nell’ultima giornata del girone d’andata è, per il Milan, lo specchio di tutta la prima parte del campionato: qualche sprazzo di classe e qualità che viene poi compensato da lunghi momenti di buio. Il Milan passa al giro di boa a 22 punti: la zona retrocessione dista solamente sei lunghezze.

Il Sassuolo, invece, oltre a coccolarsi il suo gioiellino ha altre ragioni per sorridere. I quattro gol di Berardi, fra l’altro, hanno anche salvato la panchina di Di Francesco. Il patron del Sassuolo Squinzi, tifosissimo milanista, se ne va dal Mapei Stadium con una dolce amarezza: con questa squadra (e con questo Berardi) la salvezza non è un miraggio.

Se Squinzi esulta, Galliani in tribuna, dopo il quarto gol di Berardi, ha un’espressione impietrita (guarda il video di Corriere Tv)

Video con i quattro gol segnati da Berardi