VIDEO YouTube – Ministro Baviera in tv: “Meraviglioso negro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2015 - 19:22 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO YouTube - Ministro Baviera in tv: "Meraviglioso negro"

Joachim Herrmann

MONACO DI BAVIERA – Riconosce il diritto d’asilo dei profughi ma allo stesso tempo non riesce a non definirli “negri”. Gaffe in diretta per il ministro dell’Interno della Baviera, Joachim Herrmann, della Csu (Unione cristiano-sociale della Baviera, partito gemello della Cdu di Angela Merkel).

Aveva appena fatto una professione di pieno riconoscimento del diritto d’asilo dei profughi davanti alle telecamere di un noto talk show tedesco, ma poi ha rovinato tutto con una parola a dir poco sbagliata: “Roberto Blanco (cantante, attore e conduttore televisivo cubano naturalizzato tedesco, ndr) è sempre stato un negro meraviglioso, e piace tanto ai tedeschi”.

Spiegel on line, commentando la clamorosa gaffe, scrive: “Ogni persona un minimo istruita sa che negro’ è un’offesa. Joachim Herrmann evidentemente no. Per questo ci può essere solo una punizione”. Le dimissioni sarebbero troppo forse, continua il magazine con registro ironico, ma restare nel gabinetto di Horse Seehofer è già una punizione.

Per onestà intellettuale, Spiegel riporta anche le parole dell’amministratore locale sul diritto d’asilo: “Dobbiamo vedere le cose in modo chiaro. Laddove c’è un diritto d’asilo dobbiamo accogliere i rifugiati, e questo non dipende dal colore della pelle, dalla religione, ma dal fatto che persone che davvero sono perseguitate hanno diritto d’asilo”.

Insomma, ironizza il commento, aveva detto ‘messo in fila anche qualche frase sensata’. Ma poi “questa proprio doveva fuori…”. L’uscita di Herrmann ha provocato l’indignazione del mondo politico, soprattutto nei partiti di sinistra.

“Un passo falso mostruoso”, per il leader dell’opposizione socialdemocratica del Land Markus Rinderspacher. Il vice capogruppo della Linke chiede le dimissioni. Il popolare cantante Roberto Blanco, però, ha affermato di non sentirsi offeso: usando quella parola “non voleva essere offensivo”.