YOUTUBE Australia: nibbio e falco appiccano incendi per…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Febbraio 2016 - 06:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I rapaci che appiccano deliberatamente incendi in Australia: il nibbio e il falco gettano dall’alto ramoscelli infuocati per far uscire le prede dai loro nidi. Ricerche hanno scoperto che gli uccelli riescono così a incendiare parti di macchia e a stanare insetti e topi, diventando così una “terza forza” (dopo l’uomo e i fulmini) in grado di dare vita a grandi incendi boschivi. Almeno due rapaci – il nibbio nero e il falco marrone – sono stati avvistati mentre prendevano delle braci da un cespuglio incendiato, spostandole di proposito sul prato per appiccare il fuoco e stanare rane, conigli e altri piccoli animali che fuggivano dalle fiamme in Australia.

Bob Gosford, avvocato che lavora con la popolazione indigena e Mark Bonta, scienziato, hanno raccolto diverse denunce di fuochi verificatisi con l’intervento di uccelli. Gosford racconta al sito IFL Science: “Rettili, rane e insetti fuggono dal fuoco e trovano i rapaci ad attenderli fuori accanto alle fiamme. Fuochi minori attraggono più uccelli e le probabilità di catturare la preda in questo modo diminuiscono. Così a un uccello non resta che appiccare un nuovo fuoco per avere meno competizione accanto”.

I ricercatori hanno ricevuto diverse segnalazioni dagli aborigeni e dai ranger di Australia, che hanno visto con i loro occhi i rapaci volare fino a 46 metri di altezza e portare bastoncini infiammati nel becco senza bruciarsi o far spegnere la fiamma. Steve Debus, esperto docente dell’ Università del New England e studioso di uccelli predatori, afferma che “il nibbio nero e il falco marrone sono certamente molto intelligenti. Il falco è stato visto prendere molliche di pane dai tavoli da picnic e gettarle in acqua per catturare i pesci. Potrebbe darsi però che l’uccello scambi il bastone infuocato per la preda stessa”.

Nel 2014 i vigili del fuoco di Londra vennero allertati dopo che un piccione aveva trasportato un mozzicone di sigaretta nel nido posto sul tetto di una casa, che andò a fuoco.