YOUTUBE Bombe sul tesoro dell’Isis: banconote in cenere

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Gennaio 2016 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Bombe sul tesoro dell'Isis: banconote in cenere

YOUTUBE Bombe sul tesoro dell’Isis: banconote in cenere

BAGHDAD – I cacciabombardieri Usa hanno centrato un deposito di denaro dello Stato islamico a Mosul in Iraq. Lo mostra un video della Difesa americana rilanciato dai media statunitensi. Il bombardamento risale all’11 gennaio scorso.

L’edificio viene centrato da una bomba e dopo l’esplosione si nota fluttuare nell’aria una vera e propria colonna di banconote. Gli esperti della Difesa stimano il denaro distrutto in “milioni di dollari”.

“E’ stato un ottimo raid”, commenta il generale Llyod Austin, capo del Comando centrale Usa: “Combinato con gli altri bombardamenti che abbiamo fatto contro le infrastrutture per la produzione e la distribuzione di gas e petrolio e altre fonti di finanziamento, si può scommettere che l’Isis senta la tensione sul suo libretto degli assegni”. Il militare ha precisato che non è il primo raid di questo tipo contro le ‘casse’ dei seguaci di Abu Bakr al Baghdadi: “Hanno bisogno di questi soldi per pagare i combattenti, reclutarne di nuovi e portare a termine le loro attività vergognose”.

Intanto i caccia che da alcuni giorni bombardano le postazioni dell’Isis, su territorio libico, sarebbero egiziani e verrebbero riforniti in volo da aerei cisterna francesi che decollano dal Sud della Francia. La notizia arriva da fonti libiche che risiedono in Tunisia, riprese dall’Agi. È la conferma di quanto scritto pochi giorni fa dal «Corriere della Sera» su un volo di uno Stratotanker dell’aviazione militare di Parigi, partito dalle base di Istres, a sud di Arles, in Provenza e arrivato di fonte al golfo di Sirte, a poche centinaia di chilometri da Bengasi. I dettagli in più dicono che i raid sarebbero stati effettuati da caccia egiziani Rafale (di fabbricazione francese) riforniti in volo con una cisterna volante Boeing K135 Stratotanker, la stessa i cui voli sono stati tracciati nei giorni scorsi dal sito Flightradar 24. Finora sia le autorità di Parigi che quelle del Cairo non hanno confermato la notizia (quelle francesi hanno escluso in modo esplicito di aver bombardato, ma non anche di aver partecipato ad operazioni militari congiunte con gli egiziani).