YOUTUBE Brasile, esplosione carcere: 100 detenuti fuggono

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Gennaio 2016 - 15:17| Aggiornato il 26 Gennaio 2016 OLTRE 6 MESI FA

RECIFE (BRASILE) – Brasile, esplosione carcere: 100 detenuti fuggono. Accade nella città nordorientale di Recife: per lasciare il carcere, i prigionieri hanno fatto saltare uno degli ingressi del corpo di guardia (il video in fondo a questo articolo). Le immagini sono state diffuse da una telecamera di sorveglianza: i detenuti poi si sono riversati in strada dove molti hanno cercato di rifugiarsi nelle abitazioni vicine.

Uno di loro, dopo aver preso in ostaggio una donna con un machete è stato ucciso dalla polizia. Anche un altro detenuto è stato ucciso sempre dalla polizia che in serata era riuscita a catturare almeno 40 prigionieri. Per gli altri prosegue in queste ore la caccia all’uomo. Decine sono invece i feriti.

La maxievasione è avvenuta domenica 24 gennaio, giorno di vita dei parenti. Secondo la stampa locale, al momento della fuga in servizio c’erano solo 10 agenti per 2 mila detenuti. Il carcere fa parte del Complesso Curado, che ospita in totale 7mila detenuti.

Solo tre giorni prima, altri 53 detenuti erano fuggiti dal carcere Barreto Campelo. Un servizio fotografico pubblicato nell’ottobre scorso da Human Rights Watch, aveva denunciato le condizioni sovrumane in cui vivono i detenuti in Brasile, denunciando anche che nelle carceri brasiliane il personale è ridotto all’osso. Human Rights Watch fotografava una situazione scioccante con agenti che arrivano a consegnare le chiavi delle celle ai prigionieri.

Nel gigante sudamericano, infatti, sempre Hunam Rights Watch aveva denunciato che per far fronte alle crescenti condizioni di disordine gli agenti penitenziari hanno scelto di delegare la sicurezza ad alcuni detenuti consegnando loro le chiavi delle celle. In compenso le guardie lasciano passare attività illecite portate avanti da questi secondini improvvisati e intascano tangenti.

Secondo Hrw, “lo Stato ha lasciato che il male prendesse il suo posto”. Nelle carceri, Human right Watch raccontava di rivolte, sovraffollamento al limite dell’inverosimile, stupri, risse violentissime, vendita di crack e cocaina e detenuti che dormono nei corridoi per mancanza di spazio.