YOUTUBE Donald Trump si gira di scatto credendo ad attacco

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Marzo 2016 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA
Donald Trump si gira di scatto credendo ad attacco

Donald Trump si gira di scatto credendo ad attacco

VANDALIA – Donald Trump infuoca la campagna elettorale e provoca tensioni e proteste in ognuna delle tappe da lui scelte per la sua campagna elettorale. Nel week end, il miliardario newyorkese è stato costretto ad annullare il comizio a Chicago, poi sono state registrate proteste nell’Ohio all’aeroporto di Vandalia e in Kansas, dove è spuntato un folto gruppo di contestatori. A Vandalia, Trump ha reagito sul palco del comizio girandosi di scatto come se stesse per essere attaccato, ed è immediatamente intervenuta la sicurezza. il video visibile in fondo all’articolo, ha fatto il giro della rete ed è diventato virale.

La motivazione ufficiale dell’annullamento del comizio di Chicago era legata ai timori per la sicurezza del popolo del tycoon in seguito alle tensioni scoppiate fra sostenitori e oppositori. Scontri che si sono tradotti in due feriti e diversi arresti, incluso un giornalista della Cbs.

E in un America spaccata a metà dal ciclone Trump è subito polemica. I suoi rivali repubblicani lo accusano di aver creato un clima “tossico”, di cui la violenza scoppiata a Chicago è solo l’ultima conseguenza. Lo attaccano Hillary Clinton e Bernie Sanders. “Quando si gioca con il fuoco, il rischio è quello di un incendio che non si riesce a controllare. L’incoraggiamento alla violenza e all’aggressione è sbagliato. Basta alla politica della divisione. Questa non è leadership”, lo incalza Hillary.

Anche Barack Obama ci va giù duro: la politica è una battaglia di idee senza incitare alla violenza, che va condannata. “Chi non lo fa non merita il vostro voto”, dice il presidente rivolgendosi a un pubblico democratico nell’ambito di un evento di raccolta fondi. E il partito repubblicano, che non deve stupirsi secondo Obama dell’ascesa di Trump, prodotto delle dinamiche interne alla destra americana, un suo distillato. I candidati repubblicani “non sanno quello che fanno”, “vendono vino. Sapete che ci sono bottiglie da cinque dollari, e loro vi mettono sopra un’etichetta da 50 dollari e vi dicono che è il migliore”.

La pioggia di critiche però non ferma Trump, che si difende presentandosi come l’uomo che vuole unire l’America a pochi giorni dall’appuntamento di martedì, quando Stati chiave, come la Florida e l’Illinois, sono chiamati a votare.