YOUTUBE Gatto che nuota insegnò a bimba autistica a parlare

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2016 - 06:15 OLTRE 6 MESI FA
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Gatto che nuota insegnò a bimba autistica a parlare

LONDRA – Bambina autistica e il suo gatto, in un video commovente, che mostra il legame tra una bambina autistica e il suo gatto che l’ha portata ad uscire dal suo guscio e che sta toccando i cuori di migliaia di persone online.

Iris Grace Halmshaw, di 6 anni, di Market Harborough, Leicestershire, nel Regno Unito, un tempo aveva paura dell’acqua, ma può ora essere vista nuotare accanto al suo amico felino che ha contribuito a superare le sue paure.

Come si può vedere nel video, i due fanno tutto assieme: Thula sta seduta accanto a lei in giardino mentre guarda i libri, fa parte della famiglia nel viaggio in barca sul canale, durante le gite in bicicletta e le passeggiate. E da quando i genitori di Iris hanno comprato il gatto Maine Coon per la loro figlia due anni fa, ha iniziato a parlare: qualcosa che i medici avevano detto non sarebbe mai potuta accadere.

Quando i suoi genitori hanno portato a casa il gatto, Iris era già un artista di fama internazionale così di talento che i suoi lavori sono venduti fino a 2 mila euro.

La giovane, istruita in casa, produce sorprendenti paesaggi in stile Monet da quando aveva tre anni, quando la madre Arabella ha ideato delle lezioni d’arte per aiutarla a concentrarsi e a parlare.

Sono stati i suoi fan online – soprattutto dall’America – ad incoraggiare Arabella affinché prendesse un gatto per far compagnia ad Iris e aiutarla ad aprirsi ulteriormente, cosa che la terapia equina non era riuscita a fare. Il sorprendente rapporto di Thula e Iris viene raccontato dalla madre in un libro pubblicato il mese scorso.

Thula, che significa casa in africano, prende il nome da una delle ninne nanne preferite di Iris.  “Thula è stata al fianco di Iris e ha dormito sulle sue gambe dal primo momento che l’ha vista”.

Poco dopo, Arabella racconta che Iris sembrava aver messo una marcia in più e aveva cominciato a comunicare. “Siediti, gatto,” disse quando Thula stava cercando di giocare sul suo iPad. Lo fece con una tale autorità che la gattina si è seduta subito”, ha spiegato Arabella.

“La loro relazione era basata sulla compagnia. Thula guardava con grande interesse quando Iris giocava, unendosi ogni volta che poteva. Non potevo credere a quello che stavo vedendo: questo minuscolo gattino stava attuando i principi fondamentali della terapia del gioco.

Sono riuscite a capirsi l’un l’altra in un modo che a noi era impossibile. C’è un legame innegabile tra loro, una connessione potente che abbiamo cercato a lungo. Se iris si svegliava di notte, Thula era lì, come se istintivamente sapesse cosa fare. Le portava un giocattolo con la bocca e lo lasciava accanto a lei, così che Iris dopo averci giocato un po’ si sarebbe calmata.

La prognosi dei medici sul suo autismo era deprimente, secondo loro non avrebbe mai parlato. “Ma adesso possiamo dire che diverso è brillante, dico sul serio, l‘autismo per me ora è brillante. Non deve essere una diagnosi triste. Può essere difficile – molto, molto impegnativo, a volte – ma sento che se si lavora con il bambino e con i suoi interessi, si ottiene un progresso”, ha spiegato la mamma di Iris.

Il video è stato visto quasi 100.000 volte sul suo canale Youtube e sulla sua pagina Facebook.