YOUTUBE Nassiriya, 12 novembre 2015: il ricordo 13 anni dopo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Novembre 2015 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Nassiriya, 12 novembre 2015: tributo 13 anni dopo

YOUTUBE Nassiriya, 12 novembre 2015: tributo 13 anni dopo

ROMA – Era il 12 novembre 2003 quando un’autobomba esplose davanti alla base di Nassiriya in cui prestavano servizio militari delle forze di pace in Iraq: nello scoppio morirono 28 persone, 19 italiani e 9 iracheni. Oggi, 12 novembre 2015, a 12 anni dall’attentato numerose manifestazioni si sono svolte in tutta Italia. Per non dimenticare.

ROMA – Messa all’Ara Coeli per il dodicesimo anniversario dell’attentato di Nassiriya. Presenti, tra gli altri, il ministro della difesa Roberta Pinotti, il presidente del Senato Pietro Grasso, il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca, il prefetto di Roma Franco Gabrielli, politici e forze dell’ordine.

“Un saluto commosso ai nostri caduti, ai vostri caduti. Una partecipazione commossa al vostro dolore. Come ministro della difesa, come istituzioni sappiamo quanto sia importante rendere omaggio ai caduti. Come persona, stamattina passando a salutarvi, vedendo le foto dei momenti felici dei vostri ragazzi mi sono sentita figlia moglie e mamma. Grazie di essere qui e per tutto quello che i vostri ragazzi hanno fatto”. Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti.

Continuare le missioni internazionali di pace “è il miglior modo di onorare la memoria di quanti hanno speso la loro esistenza sino all’estremo sacrificio, lungo il tormentato percorso per la costruzione della pace”: è quanto scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in occasione della Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, 12/mo anniversario dell’attacco terroristico di Nassiriya.

“Rivolgo – scrive Mattarella – il mio commosso pensiero a tutti coloro che hanno perso la vita al servizio della Patria e della causa della solidarietà internazionale, chiamati ad offrire il nostro aiuto per la speranza di un futuro migliore a tanti popoli oppressi da guerre, povertà ed ingiustizie. Il proliferare di instabilità e di crisi in tante aree del mondo coinvolge sempre più l’intera comunità internazionale, con situazioni difficili e nuove rispetto al passato, con rischi crescenti ai confini del continente europeo. Il cambiamento epocale in corso può essere affrontato e governato solo attraverso la coesione dell’intera Unione e la piena condivisione nel Paese”.

“Militari e civili, impegnati nelle diverse aree in cui il Paese ha offerto il proprio autorevole contributo per la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo e per la pacifica convivenza tra i popoli, hanno sempre potuto avvertire il sostegno concorde della nostra opinione pubblica. L’Italia guarda a loro con affetto e rispetto. Continuare questa difficile opera è il miglior modo di onorare la memoria di quanti hanno speso la loro esistenza sino all’estremo sacrificio, lungo il tormentato percorso per la costruzione della pace. Ai cari familiari dei caduti, che portano il fardello più grande, esprimo la riconoscenza del Paese e i sentimenti della mia affettuosa vicinanza”, conclude il capo dello Stato.