YOUTUBE Palmira liberata Isis, concerto amici Putin tra rovine

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2016 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

PALMIRA – Torna la musica a Palmira, la città siriana strappata al Daesh a fine marzo dalle truppe di Damasco, sostenute in maniera decisiva dall’aviazione russa. L’occasione è un concerto dell’orchestra filarmonica del celebre teatro Marinski di San Pietroburgo, che si sta tenendo nell’antico teatro romano di Palmira, nel cuore dell’area archeologica sfregiata dall’Isis. Dirige il maestro Valery Gergiev.

I militanti dell’Isis avevano preso possesso del sito archeologico patrimonio dell’Unesco a maggio dello scorso anno, facendone un simbolo del loro odio contro l’occidente e le sue vestigia considerate sacrileghe. Gran parte delle rovine erano state distrutte in segno di sfregio. A fine marzo l’esercito siriano coadiuvato da Mosca è riuscito a scacciare i jihadisti. C’è voluto un intenso lavoro di rastrellamento tra le rovine romane per trovare e disinnescare centinaia di bombe e di ordigni piantate dai miliziani in ritirata.

Il presidente russo Vladimir Putin si è collegato da Mosca in video conferenza per ringraziare chi combatte contro il terrorismo, minaccia globale che accomuna tutti. E’ presente il ministro della Cultura russo. Ad assistere al concerto le truppe russe, siriane, i rappresentanti dell’Unesco, di vari Paesi – tra i quali Francia, Serbia, Perù e Siria – e abitanti di Palmira. Il sito è protetto dall’esercito russo e gli elicotteri volteggiano intorno alla città.

Il concerto si intitola “Preghiera per Palmira” e vuole essere “un simbolo di gratitudine, memoria e speranza“, ha detto Putin prima dell’inizio dello spettacolo rivolgendosi in diretta video da Sochi agli spettatori. “Gratitudine – ha spiegato il leader del Cremlino – verso tutti coloro che lottano contro il terrorismo mettendo a repentaglio le proprie vite, memoria di tutte le vittime del terrore indipendentemente dal luogo e dal momento del crimine contro l’umanità, e naturalmente speranza non solo di rinascita di Palmira come patrimonio dell’umanità ma anche di liberazione della civiltà moderna da questo terribile morbo, il terrorismo internazionale”(foto Ansa).