YOUTUBE Papa Francesco, malata di cancro canta Ave Maria e..

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Febbraio 2016 - 06:20 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL MESSICO – Papa Francesco ha fatto visita all’ospedale pediatrico Federico Gomez di Città del Messico e ad accoglierlo nel suo viaggio in sud America c’è stata una ragazza malata di cancro che ha cantato per lui l’Ave Maria di Schubert. La ragazza soffre di osteosarcoma e la sua voce angelica ha incantato il pontefice fino a commuoverlo. Un’accoglienza che ha scaldato il cuore di Papa Francesco e che è diventato uno dei momenti più toccanti da ricordare.

Alexia Garduño, una giovane paziente, ha 15 anni e soffre di osteosarcoma. All’arrivo del Papa in ospedale lo ha visto e ha cominciato a cantare per lui l’Ave Maria. Una voce angelica, scrive il Daily Mail, che ha commosso il pontefice fino alle lacrime. Dopo il canto Papa Francesco ha abbracciato la ragazza, tra gli applausi dei presenti in sala.

Il Papa ha non ha visto solo la giovane, ma ha fatto visita ai piccoli pazienti. Molti i bambini malati a cui il pontefice ha dedicato il suo affetto e tra questi anche un piccolo paziente che gli ha regalato una cartolina di San Valentino con sopra disegnato un grande cuore. Papa Francesco ha chiesto al piccolo: “Hai fatto questo per me? Grazie”.

Il pontefice si è poi rivolto ai piccoli pazienti, alle loro famiglie e al personale medico e paramedico dell’ospedale pediatrico che l’hanno accolto e li ha ringraziati:

“Da un lato, attraversando quella porta e vedendo i vostri occhi, i vostri sorrisi, i vostri volti ha suscitato il desiderio di rendere grazie. Grazie per l’affetto che avete nell’accogliermi; grazie perché vedo l’affetto con cui siete curati e accompagnati. Grazie per lo sforzo di tanti che stanno facendo del loro meglio perché possiate riprendervi presto. E’ così importante sentirsi curati e accompagnati, sentirsi amati e sapere che state cercando il modo migliore di curarci; per tutte queste persone dico: grazie”.

Papa Francesco ha poi parlato di “affettoterapia” e del potere che una carezza e l’amore hanno anche per la guarigione dello spirito, benedicendo i presenti:

“E nello stesso tempo, desidero benedirvi. Voglio chiedere a Dio che vi benedica, accompagni voi e i vostri familiari, tutte le persone che lavorano in questa casa e fanno in modo che quei sorrisi continuino a crescere ogni giorno. A tutte le persone che non solo con medicinali bensì con la ‘affettoterapia’ aiutano perché questo tempo sia vissuto con più gioia. Questa cosa è così importante, l”affettoterapia’: qualche volta una carezza aiuta molto a riprendersi. Che tenerezza!”.

Nel reparto oncologico dell’ospedale ci sono 38 bambini, alcuni in attesa di trapianto. Al “Federico Gomez” c’è la piccola tradizione di una campanella che, quando i piccoli malati di cancro guariscono e vengono dimessi, suonano come segno di incoraggiamento anche per gli altri giovani pazienti: e il Papa, al suo ingresso nel reparto onco-ematologico, l’ha fatta squillare in segno a sua volta augurale e di saluto.