YOUTUBE Ramazza-day a Roma: la raccolta rifiuti a Castel Sant’Angelo. Ma lì non c’è emergenza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Maggio 2017 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Ramazza-day a Roma: la raccolta rifiuti a Castel Sant'Angelo. Ma non c'è emergenza

YOUTUBE Ramazza-day a Roma: la raccolta rifiuti a Castel Sant’Angelo. Ma non c’è emergenza

ROMA – Pd per strada a Roma per l’emergenza rifiuti (contro la giunta Raggi) ma un video del Fatto Quotidiano mostra gli attivisti in maglia gialla intenti a ripulire una zona che appare tutt’altro che in emergenza nei pressi di Castel Sant’Angelo. Il video è diventato subito virale sui social network.

Da un lato attivisti e volontari del Pd con t-shirt gialle, ramazze e bustoni della spazzatura impegnati a pulire le strade di Roma. Dall’altro le accuse del Movimento 5 Stelle che rivendica il lavoro dell’Ama e la risoluzione dell’emergenza rifiuti. Il ramazza-day nella Capitale si chiude così com’era iniziato, con una vasta mole di polemiche destinata a protrarsi anche nei prossimi giorni in uno scontro M5S-Pd che non sembra affatto avviarsi verso il sereno.

A cominciare da domani, quando, con la nomina del nuovo cda a tre membri, terminerà l’era dell’amministratore unico di Ama, Antonella Giglio. In un video su Facebook la sindaca Virginia Raggi, che ha ringraziato l’Ama per l’intenso lavoro h24 che ha permesso di far tornare la “situazione cittadina alla normalità”, accusa il Pd del malgoverno della città “negli ultimi 20 anni” e si congratula ironicamente con i dem che hanno “deciso finalmente di venire a pulire, chiaramente con il noto principio secondo cui ‘chi sporca pulisce’. Ci auguriamo che non sia uno sterile spot elettorale”. “Non lo è – la replica dei dem -, ma è amore per la città”. A promuovere la mobilitazione ecologista Pd, che sarà replicata tra 15 giorni, è sceso in campo lo stesso segretario Matteo Renzi: non ha indossato la maglietta gialla né ha preso la ramazza, ma ha incontrato i volontari vicino la stazione Tuscolana per ringraziarli del loro impegno.

“E’ bastato l’annuncio della nostra iniziativa e subito il problema pulizia della città a Roma è diventato un tema di cui occuparsi e non più una questione da negare – ha detto -. Bene così, no? Anche questo è servizio pubblico”. Nella bagarre M5S-Pd si inserisce anche Silvio Berlusconi che invita Renzi a non fare inutili show “impugnando una scopa a favor di telecamera” ma piuttosto a sollecitare il governo per la risoluzione del problema rifiuti a Roma. “Se Regione e Comune sono paralizzati – sottolinea l’ex premier -, spetterebbe al governo intervenire, come abbiamo fatto noi nel 2008 a Napoli”. Ma il vero campo di battaglia sul quale si sono confrontati oggi i primi due partiti del Paese è stato quello dei social network. Una “battaglia” virtuale a suon di foto e video. Da una parte i selfie delle magliette gialle, (c’era anche la ministra Marianna Madia e il presidente del Pd Orfini), con scope di saggina alla mano e cumuli di rifiuti raccolti nelle principali piazze e strade della città, dall’ altro le contro-immagini di attivisti e portavoce del M5S che accusano i militanti dem di mentire. Spunta anche il video di una volontaria Pd intenta a raccogliere la spazzatura da un cestino dell’immondizia.

“Il Pd sperava di poter speculare sulla fantomatica emergenza rifiuti a Roma ma la città sta tornando alla normalità grazie all’Ama”, scrivono i parlamentari pentastellati. “No, l’Ama si è mobilitata grazie alla nostra iniziativa”, replica l’ex candidato sindaco Pd e vice presidente della Camera Roberto Giachetti. “In questi giorni l’amministrazione si è messa a lavorare”, ammette Renzi che ritiene “assurdo arrabbiarsi con i cittadini se mettono a posto la città, bisogna essere contenti”. “Con corruzione e conflitto d’interessi non ce la fate, ma due foglie secche riuscite a pulirle”, il tweet al veleno di Grillo che fa il paio con il post del capogruppo pentastellato in Campidoglio, Paolo Ferrara. “Da Renzi – scrive – spot da venditore di pentole”.