YouTube Scampia, arrestato urla: “Siamo più forti di prima”

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2016 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA
YouTube Scampia, arrestato urla: "Siamo più forti di prima"

YouTube Scampia, arrestato urla: “Siamo più forti di prima”

NAPOLI – “Siamo più forti di prima”, urla ai familiari uno degli arrestati in un blitz a Scampia, periferia di Napoli. Sorride spavaldo, anche se ha le manette ai polsi e sta uscendo da un commissariato per andare presumibilmente in carcere. E’ l’atteggiamento di molti dei 8 arrestati di questo blitz anti droga, 5 dei quali appartenenti alla stessa famiglia. Fuori dal commissariato una piccola folla fatta soprattutto di familiari. A un certo punto una donna, forse la mamma, riesce ad avvicinarsi e a dare un bacio a un giovane arrestato, poi viene subito allontanata dagli agenti.

E’ a quel punto che il ragazzo, prima di essere spinto nella volante, grida alla folla: “Siamo più forti di prima”. La Polizia ha eseguito nove arresti (sette in carcere e due ai domiciliari) nei confronti di altrettante persone componenti un gruppo di spacciatori ritenuti affiliati al gruppo camorristico degli scissionisti (famiglie Abete-Notturno-Abbinante), attivo tra Scampia e Secondigliano. Tra gli arrestati figurano cinque fratelli, uno dei quali minorenne. Durante le indagini, durate circa cinque mesi, sono state sequestrate ingenti quantità di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina).

Spiega Repubblica:

I poliziotti hanno delineato il ruolo di ciascuno degli arrestati – uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti – grazie a una telecamera esterna azionata a mano e con una microspia installata nell’abitazione di una donna, Imma Liguori, dirimpettaia dei Pandolfi, famiglia ritenuta contigua al clan degli Scissionisti,con riferimento alle famiglie Abbinante e Abete. A casa della donna, infatti, veniva custodita la droga, si contavano le dosi da vendere e il denaro ricavato dallo spaccio.

Lo smercio avveniva nelle vicinanze o all’interno delle abitazioni dei pusher, che si trovano tutte nello stesso edificio nell’isolato A/2 del Lotto R. In carcere sono finiti i fratelli Emanuele, Vincenzo (detto Lallà), Antonio Pandolfi (detto ‘o russo) e Carmine Pandolfi (detto a’ braciola), di 22, 25, 24 e 18 anni; Gilberto Fuiano, di 24 anni; Imma Liguori, 42 anni (la dirimpettaia della famiglia Pandolfi); Francesco Errico, 35 anni. Ai domiciliari sono finiti, invece, Salvatore Romano, di 20 anni, e un altro dei fratelli Pandolfi, Fabio, di 20 anni. Tra gli arrestati appunto figurano cinque fratelli, uno dei quali minorenne. Durante le indagini, durate circa cinque mesi, sono state sequestrate ingenti quantità di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina).