YOUTUBE Zecca tirata fuori dal capezzolo. Ecco come si fa
Pubblicato il 4 Aprile 2016 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA
Zecca tirata fuori dal capezzolo. Ecco come si fa
ROMA – Sono note per la loro capacità di attaccarsi, succhiare il sangue e rifiuti – ed ecco il video macabro che lo dimostra. Il video non adatto ai deboli di stomaco mostra il momento in cui una zecca viene finalmente rimossa dal capezzolo di una persona dopo essere stata risucchiata con una specie di pinzetta.
Le creature succhia-sangue si trovano di solito in aree boschive o forestali e sono noti per causare la malattia di Lyme. Questo video di cinque minuti, reperibile su YouTube, mostra quanto tempo ci vuole per rimuovere la creatura con il giusto equipaggiamento – piuttosto che tirare fuori – che può lasciare i denti alle spalle.
Uno strumento viene posto sopra la zecca marrone, mentre uno strumento per l’aspirazione viene utilizzato per cercare di farla venire fuori. Dopo diversi tentativi, che hanno causato l’arrossamento della zona intorno al morso, la zecca è ancora attaccata a quel lembo di pelle.
Questo processo continua per alcuni minuti, con lo strumento avvicinato alla pelle perché faccia leva al massimo. Dopo qualche minuto per vedere come è attaccato, il medico cambia il tubo di aspirazione con uno strumento di rimozione che è simile a pinzette.
La bestia si attorciglia gradualmente tutta intorno fino a quando il corpo guizzante della zecca è finalmente estratto dal paziente non identificato. Le zecche possono portare una serie di malattie, tra cui la malattia di Lyme, che se non trattata, può causare problemi con il sistema nervoso.
Il sistema sanitario nazionale britannico stima che ci sono circa 2.000 a 3.000 nuovi casi di malattia di Lyme si trovano in Inghilterra e nel Galles ogni anno, mentre circa 329.000 persone negli Stati Uniti sono infettati ogni anno.
La malattia non è fatale – ma può essere debilitante permanente se non viene trattata prima che raggiunga la fase cronica.
Inoltre, le zecche che trasmettono la malattia di Lyme possono anche passare lungo altri virus, tra cui anaphlasmosis granulocitica umana, babesiosi e virus Powassan.
