Corea Nord lancia razzo, Onu sanziona. Pyongyang: “Fine colloqui”

Pubblicato il 23 Gennaio 2013 - 03:48| Aggiornato il 16 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

SEUL – Reazione rabbiosa della Corea del Nord all’estensione delle sanzioni decisa il 22 gennaio dall’Onu dopo il lancio di un razzo. Il regime nord-coreano ha risposto attraverso l’agenzia ufficiale Kcna annunciando la fine dei colloqui sulla denuclearizzazione e il rafforzamento del suo potenziale militare, anche in ambito nucleare.

La novità, questa volta, è che la Corea del Nord è ancora più isolata. Anche la Cina, infatti, ha votato la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Questo come risposta al lancio del missile lanciato da Pyongyang il 12 dicembre scorso, una provocazione che genero’ lo sdegno della comunita’ internazionale.

La risposta del regime guidato da Kim Jong non si è fatta attendere: stop ai negoziati sulla denuclearizzazione. Anzi, attraverso l’agenzia ufficiale Kcna, il ministero degli Esteri di Pyonyang fa sapere che rafforzerà il suo potenziale militare, anche in ambito nucleare. ”Noi – si legge in una nota diffusa a tarda ora – adotteremo misure concrete volte a rafforzare le nostre forze militari di autodifesa, compresa la dissuasione nucleare”.     Dunque, è di nuovo muro contro muro. Ma l’appoggio dato stavolta da Pechino (oltre che da Mosca) alla decisione dei Quindici rende di fatto la posizione della Corea del Nord più debole.

La nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, in particolare, non introduce nuove sanzioni, ma estende quelle già esistenti ad altre organizzazioni governative, tra cui l’Agenzia spaziale nordcoreana. Il compromesso è stato raggiunto proprio per incassare anche il sì di Pechino, visto che la bozza iniziale presentata dagli Stati Uniti prevedeva l’adozione di nuove misure restrittive nei confronti delle persone e delle aziende legate al regime di Kim Jong. Per quest’ultimo la decisione ‘a tradimento’ del potente vicino rappresenta comunque un duro colpo diplomatico.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha già vietato alla Corea del Nord lo sviluppo di una tecnologia nucleare e missilistica. Il lancio del razzo avvenuto il 12 dicembre scorso – ufficialmente per portare un satellite in orbita – è stato invece considerato dalle potenze occidentali un nuovo test per missili balistici a lunga gittata. Per questo si e’ arrivati alla nuova risoluzione.    Intanto dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, arriva un monito verso Pyongyang, con l’invito a rispettare tutti i documenti approvati dall’organo delle Nazioni Unite e ad astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione che possa portare a nuove tensioni. ”Il dialogo – afferma il segretario generale delle Nazioni Unite – e’ l’unico modo per raggiungere l’obiettivo della denuclearizzazione nella penisola coreana e una pace duratura nella regione”.