Ahmadinejad: “Olocausto è falso e Israele non durerà a lungo”

Pubblicato il 19 Settembre 2009 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA

073508_VAH102_APIl presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha definito l’Olocausto ”una falsità” e ”un pretesto per creare il regime sionista (Israele)”. Le nuove incendiarie dichiarazioni di Ahmadinejad, scrive la Reuters, giungono in un momento in cui l’Iran affronta una grave crisi politica e le potenze mondiali stanno cercando di affrontare il problema delle sue ambizioni nucleari.

Parlando all’università di Teheran in occasione della manifestazione anti-israeliana del ”Qods”, Ahmadinejad ha dichiarato che ”affrontare il regime sionista e’ un dovere sia nazionale che religioso”.

Violenti scontri con le forze di sicurezza iraniane sono scoppiati venerdi nel centro di Teheran, dove diverse decine di migliaia di manifestanti sono scesi in strada per rinnovare le proteste contro l’esito delle discusse elezioni presidenziali del 12 giugno, che hanno sancito la conferma in carica di Ahmadinejad ma che da più parti sono state condannate come viziate da pesanti brogli. Durante le proteste dimostranti filogovernativi hanno aggredito l’ex-presidente riformatore Mohammed Khatami.

Ahmadinejad ha poi diffidato i leader arabi e musulmani alleati dell’Occidente dall’avere rapporti con Israele. ”Questo regime”, ha detto, ”non durerà a lungo, la sua esistenza sta per finire e nessuno dovrebbe legare il suo destino ad esso”. Le parole di Ahmadinejad, trasmesse dalla radio di stato, hanno suscitato immediate reazioni in Occidente.

La Germania ha definito le dichiarazioni di Ahmadinejad ”una disgrazia per il suo Paese”. Il ministro degli esteri Frank-Walter Steinmeier ha detto che ”il suo antisemitismo viscerale richiede una condanna collettiva”, ed ha aggiunto che la Germania continuerà a combatterlo con decisione”. Il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs ha sottolineato che le dichiarazioni di Ahmadinejad ”servono solo ad isolare sempre più il suo Paese dalla comunità internazionale”.

Ahmadinejad ha invece ricevuto il plauso di Sayyed Hassan Nasrallah, leader degli Hezbollah libanesi – sostenuti da Teheran – che si sono scontrati militarmente con Israele per 34 giorni nel 2006. ”Il nostro credo”, ha detto, ”è che Israele è una entità illegale, un tumore cancerogeno che deve essere estirpato”.