Milano non è più “da bere”. Presto alcol vietato ai minori di 18 anni

Pubblicato il 19 Giugno 2009 - 14:17 OLTRE 6 MESI FA

Tredici sono gli anni in cui si comincia a bere a Milano. A quindici l’ubriacatura di massa è un ‘must‘ inamovibile, tanto che almeno il 40 per cento dei giovanissimi sa perfettamente cos’è una sbronza. Durante il weekend ambulanze e soccorsi della Croce Rossa sono impegnate nel 50 per cento dei casi per gli interventi su minori ubriachi.

Davanti a questi numeri Milano ha voluto seguire la crociata partita nella città di Monza che, dal 1 luglio prossimo, impedirà la vendita di bevande alcoliche ai minori di 16 anni,  rilanciando con una proposta ancora più scioccante: niente alcol fino ai diciotto. Idea e proposta  sono dell’assessore alla Salute Giampaolo Landi, l’ordinanza relativa sarà firmata nei prossimi mesi.

Esultano Chiesa e genitori per la decisione di divieto totale, ma c’è chi si preoccupa per la minaccia del proibizionismo e del conseguente abusivismo e chi pensa che queste campagne abbiano la durata di un paio di settimane, al termine delle quali, i più giovani si riuniranno e forse brinderanno insieme per festeggiare.

A Milano, città che ha 1,3 milioni di residenti, l’abuso di alcol viene già ampiamente limitato e severamente punito, almeno sulla carta. Vige infatti un’ordinanza che sanziona gli abusi relativi al consumo d’alcol in quanto creano condizioni di pericolo. Tanto che, dall’inizio dell’anno sono state ben 59 le sanzioni da 500 euro inflitte ai non rispettosi.