Alzheimer: dagli Stati Uniti nuove linee guida per la diagnosi precoce

Pubblicato il 15 Luglio 2010 - 17:57| Aggiornato il 17 Luglio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Alzheimer, si cambia. Gli esperti stanno lavorando, secondo quanto riportato dal New York Times, a nuove linee guida per la diagnosi e il trattamento della malattia, con l’obiettivo di iniziare prima le cure.

E’ questo il risultato del meeting internazionale sull’Alzheimer che si è svolto martedì scorso, 13 luglio, alle Hawaii. Secondo gli esperti le nuove tecnologie che permettono di analizzare il cervello scoprirebbero la presenza della malattia prima che questa si manifesti con i suoi tipici sintomi o con problemi di memoria.

Anche le aziende farmaceutiche sono al lavoro. Allo studio alcuni farmaci in grado di attaccare la malattia nelle sue forme più precoci: ad oggi, infatti, non ci sono rimedi che possano cambiare il corso dell’Alzheimer.

“Oggi,- spiega il dottor Petersen, ricercatore alla Mayo Clinic in Minnesota- quando un paziente viene da noi con alcuni problemi il medico può dire 3 cose: che può avere la possibilità di sviluppare la malattia nei successivi 10 anni, che può evitare di peggiorare per molti anni e infine che può anche migliorare”. “I nuovi test- continua il dottor Peterson- ci permettono di essere molto più precisi.

“Penso che abbiamo compiuto un passo da gigante- dice il dottor Murali Doraiswamy, ricercatore presso la Duke’s University- che ci permette di avvicinarci sempre di più alla causa del disagio piuttosto che limitarci ad osservarne i sintomi”.