Arabia Saudita, principe sfugge a un attentato suicida

Pubblicato il 28 Agosto 2009 - 09:03 OLTRE 6 MESI FA

Il capo dell’antiterrorismo saudita è riuscito a sfuggire a un attentato suicida. Il principe Mohamed bin Nayef,  membro della famiglia reale e viceministro dell’Interno, è stato avvicinato da un kamikaze nella serata di giovedì 27 agosto mentre riceveva alcuni ospiti per la cena al termine del digiuno diurno per il Ramadan a Gedda, sul Mar Rosso.

Il terrorista, secondo il New York Times, aveva l’esplosivo nascosto all’interno del suo telefono cellulare.

Nell’esplosione è morto solo l’attentatore mentre il principe se l’è cavata con ferite superficiali. Secondo quanto riferisce un comunicato del ministero dell’Interno citato dall’agenzia saudita Spa, il kamikaze era un noto terrorista e si era avvicinato con il pretesto di volersi consegnare alla polizia.

É il primo attentato che prende di mira direttamente un membro della famiglia reale dal 2003, quando i militanti di Al Qaeda hanno lanciato un’offensiva in Arabia Saudita.

La tv ha mostrato immagini del principe che veniva ricevuto dal re Abdullah poche ore dopo l’attentato. «Questo attacco non farà altro che accrescere la nostra determinazione a sradicare il terrorismo», ha assicurato Mohamed bin Nayef.

L’attentato, al momento, non è stato rivendicato ma il principe, terzo nella linea di successione al trono saudita e capo dell’antiterrorismo locale, sospetta fortemente Al Qaeda.