Articolo 1, Napolitano: “Il governo non era obbligato a dimettersi”

Pubblicato il 14 Ottobre 2011 - 16:42 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 14 OTT – ”Non ho ritenuto, confortato del resto dalla dottrina, espressasi anche nell’articolo del presidente Onida da me vivamente apprezzato, che vi fosse un obbligo giuridico di dimissione a seguito della reiezione del Rendiconto”: lo scrive Giorgio Napolitano nella lettera inviata ai capigruppo del Pdl.

”Per superare l’inconveniente determinatosi” con la bocciatura dell’art.1 del rendiconto Giorgio Napolitano conviene che sia possibile ”anche la ripresentazione dello stesso testo”, ma era opportuno farlo ”dopo il chiarimento politico” e la verifica della Corte dei Conti.

Tuttavia, aggiunge Napolitano, ho ritenuto che, ”anche in base ai precedenti verificatisi in casi analoghi di votazioni su provvedimenti di particolare rilievo nell’ambito della politica generale del Governo, fosse necessaria una verifica parlamentare della persistenza del rapporto di fiducia, come lo stesso Presidente del Consiglio ha fatto; anche se senza far precedere tale decisione da un atto di dimissioni, come si e’ invece verificato in taluni dei richiamati precedenti”.

”Non ho ritenuto che vi fosse un obbligo giuridico di dimissione a seguito della reiezione del Rendiconto” ma era ”necessaria una verifica parlamentare della persistenza del rapporto di fiducia, come lo stesso Presidente del Consiglio ha fatto”, ha scritto Giorgio Napolitano nella lettera ai capigruppo della maggioranza.