Atteraggio sulla Luna/ La Nasa ha diffuso nuove immagini dell’allunaggio del 1969. Le registrazioni restaurate saranno diffuse a settembre

Pubblicato il 17 Luglio 2009 - 00:40 OLTRE 6 MESI FA

Le registrazioni originali dell’allunaggio, avvenuto il 16 luglio 1969, sono state cancellate o le cassette riutilizzate, ma recentemente sono state restaurate le immagini della trasmissione originale. E così, a quarant’anni dai primi passi dell’uomo sulla Luna, la Nasa ha diffuso le prime immagini della versione digitalizzata completa del’atterraggio, che mostra più chiaramente le immagini, finora nebulose e sgranate, della famosa “moon walk” di Neil Armstrong e Buzz Aldrin.

La serie completa delle registrazioni, restaurate dall’azienda Lowry Digital, saranno diffuse a settembre. Ma un assaggio è già disponibile sul sito http://www.nasa.gov. La Nasa aveva ammesso nel 2006 di non riuscire più a trovare le registrazioni dell’atterraggio del 20 luglio del 1969. Da allora, Richard Nafzger, un ingegnere del centro Goddard Space Flight della Nasa nel Maryland, che sovrintendeva alle immagini televisive nei centri di controllo della missione dell’Apollo XI, le ha cercate.

La buona notizia è che ha capito dove erano finite. La pessima è che facevano parte di un lotto di 200.000 cassette che furono smagnetizzate e riutilizzate per risparmiare. Alcune buone copie sono state trovate negli archivi della Cbs news, altre registrazioni sono state trovate in vecchie pellicole al Johnson Space Center. La Lowry, nota per il restauro di vecchi film di Hollywood, le ha digilitazzate insieme ad altri frammenti per dare una nuova versione dell’atterraggio originale.

E nessuno alla Nasa si preoccupa del fatto che l’incarico sia stato affidato a un’azienda di Hollywood, incarico che potrebbe alimentare le teorie coospirative di chi ritiene che tutto il programma lunare, che portò per sei volte gli astronauti sulla Luna, tra il 1969 e il 1972, sia stato creato un set cinematografico o in una base militare segreta. «Questa azienda restaura video storici – ha affermato Nafzger – Alle teorie cospirativa crede chi ci vuole credere».