Berlusconi al 75% di consensi: lui può dire quello che vuole, ma la legge sulla “par condicio” ai giornali lo proibisce

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 9 Maggio 2009 - 19:37| Aggiornato il 17 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente Berlusconi ci ha fatto sapere che dopo le ultime vicissitudini private avrebbe raggiunto e superato il 75% dei consensi.

A questo punto ci domandiamo se le opposizioni non debbano considerare l’ipotesi di non presentarsi più alle prossime elezioni. Qualora infatti dovessero raccogliere,tutte insieme,anche solo un 26% la cosa potrebbe risultare oltraggiosa nei confronti del presidente Berlusconi. D’altra parte, se lo dice Berlusconi, c’è senza dubbio da credergli,perché Berlusconi, come è noto, avrà forse qualche piccolo difetto, ma tra questi non certo quello di dire le bugie.

Dato questo consiglio ai capi dei partiti d’opposizione, mi permetto di darne uno anche ai direttori di giornali, radio, agenzie di stampa e mass media in genere.
Al di la di ogni ironia, infatti, devo metterli in guardia sul grave rischio che corrono: quello di essere colpiti da una sanzione dell’Aitorità garante per la violazione della legge 28, meglio nota come “par condicio”,  in materia di comunicazione politica durante i periodi elettorali e che prevede un esplicito divieto a riportare le cifre di un qualsivoglia sondaggio non accompagnato da tutte le indicazioni relative alle modalità e al campione di riferimento con il quale sarebbe stato effettuato il sondaggio.

La sanzione per altro non si applica direttamente al soggetto politico che spara i numeri al lotto , ma colpisce invece il giornale o l’emittente che danno spazio all’eventuale fanfarone . Per queste ragioni anche io e te saremmo punibili per aver partecipato al “complotto” ( per usare un termine a lui caro) ordito dal medesimo Berlusconi.