Berlusconi/ Quel capodanno 2007 a Villa Certosa. Secondo L’Espresso regali e shopping gratuito per tutte le ragazze

Pubblicato il 28 Maggio 2009 - 17:06| Aggiornato il 29 Maggio 2009 OLTRE 6 MESI FA

“E’ la stampa di sinistra, bugiarda e indecente” dirà il premier, in privato e in pubblico. Stampa, di sinistra o meno, che però non si spaventa: Il nuovo numero del settimanale L’Espresso racconta,  a suo dire sulla base di testimonianze dirette, del capodanno del 2007 di Berlusconi a Villa Certosa. Se la ricostruzione è vera, si comprende  perché la moglie del Cavaliere parlerà poi di «divertimento dell’imperatore» e di «vergini che si offrono al drago». Metafore, ma non del tutto.

Sono una cinquantina le ospiti del capodanno 2007 a Villa Certosa, tutte tra i 20 e i 30 anni. Per almeno una ventina di loro è garantita una diaria da 1.500 euro al giorno: per tutte e 50 è offerta invece, il giorno prima della notte di Capodanno, una visita agli shopping center della zona dove viene elargito un regalino post natalizio da 2 mila euro. Jet privato e kit di gioielli in regalo per ogni ragazza: braccialetto, anello d’argento, ciondolo e frase inserita all’interno: «L’incontro che ha cambiato la mia vita. S.B.». L’Espresso ci giura, si vedrà: se cinquanta di questi ciondoli con simile dedica sono in giro, qualcuno prima o poi salterà fuori.

Le ragazze, prosegue la ricostruzione, si dividono in gruppi di cinque nei vari alloggi messi a disposizione, tra cui la villa vicina del fratello del premier Paolo, in quei giorni assente: e la festa di capodanno può cominciare, con un bel bagno nella grande piscina riscaldata.

Nel pomeriggio dell’ultimo dell’anno, parte un’anticipazione di quello che saranno i corsi  per selezionare le candidature ad un eventuale impegno politico. Due ore per raccontare alle sue ospiti i segreti della politica: il governo Prodi stava per cadere e servivano giovani promesse da candidare nella campagna elettorale.

Il Cavaliere, conclude L’Espresso,  ha voglia di condividere tutte le feste comandate con «giovani promesse», come quando si occupava solo delle sue reti ed era a contatto quotidianamente con le starlette della tv; o come durante l’ultimo capodanno, con il Cavaliere onorato anche della presenza di Noemi Letizia.

Per molte di quelle ragazze la porta della tv si è poi aperta con notevole facilità. Si racconta di un Piersilvio contrariato per l’imposizione del padre di far lavorare a Mediaset il suo amico e produttore di fiction Guido De Angelis, che aveva anche il compito di piazzare cinque attrici a lui care.

Tanta cordialità e generosità, racconta il settimanale, pone però al leader un problema: la possibilità di un ricatto più o meno dolce o anche di un millantato credito da parte delle ragazze. Potevano diventare moleste, pretenziose, addirittura pericolose se non soddisfatte nei loro sogni e pretese. L’Espresso pubblicò, ad esempio, la telefonata intercettata dalla Procura di Napoli nel 2007 in cui Berlusconi chiede con ansia al direttore di Rai Fiction Agostino Saccà di far lavorare l’attrice Antonella Troise perché «sta diventando pericolosa».