Berlusconi/ Inchiesta di Bari:è una cosa “seria” dicono “ambienti della Procura” citati dal quotidiano il Messaggero

Pubblicato il 21 Giugno 2009 - 09:26 OLTRE 6 MESI FA

Il quotidiano di Roma il Messaggero, di proprietà di Franco Caltagirone, suocero di Pierferdinando Casini, capo dell’Udc, riporta una dichiarazione dell’imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini, coinvolto in un’inchiesta giudiziaria che vede protagonista anxche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Berlusconi è stato chiamato in causa da una ragazza, Patrizia D’Addario, secondo la quale una notte nel “letto grande” di Berlusconi le avrebbe reso duemila euro.

Le parole di Tarantini riportate dal sito del Messggero hanno il suono di un pezzo di verbale di interrogatorio:«Avendo ricevuto inviti da parte del presidente Silvio Berlusconi, ho ritenuto di farmi accompagnare da alcune mie amiche per fare bella figura e mettermi in evidenza. Non ho mai corrisposto soldi a chi mi accompagnava, se non per rifondere le spese di viaggio e di soggiorno».

Spiega il Messaggero che questo “ha detto sabato sera Gianpaolo Tarantini a proposito dei suoi rapporti con le donne che hanno detto di averlo accompagnato a feste a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa per denaro”.

Secondo Tarantini, sempre stando al Messaggero, «non c’è nessuna verità nelle ricostruzioni dei fatti accreditate da certi giornali con il palese ed esclusivo intento di denigrare il presidente del Consiglio, al quale voglio chiedere pubblicamente scusa per averlo involontariamente danneggiato».

Il quotidiano di Caltagirone commenta che, “nel frattempo, però, gli ambienti della Procura di Bari ribadiscono: «L’inchiesta è seria». Secondo gli inquirenti, Tarantini aveva una scuderia di donne, anche escort, che in cambio di mille euro a serata partecipavano a feste in luoghi esclusivi, come Palazzo Grazioli e Villa Certosa”.