Berlusconi: “Siamo il 43%”. Alla gran festa del Pdl invito con veleno per Casini

Pubblicato il 26 Marzo 2009 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

Battesimo in grande stile per il “partito del 43 per cento”. A tanto Berlusconi stima i consensi del Popolo della libertà che da venerdì a domenica celebra la sua nascita, cioè la fusione tra Forza Italia, An e una robusta pattuglia di piccole formazioni. I rapporti di forza interni saranno 70 per cento delle cariche a Forza Italia, che cederà un 10 ai piccoli e piccolissimi alleati, e 30 per cento ad An. L’assemblea convocata a Roma eleggerà ovviamente Berlusconi leader e sarà curatissima nell’immagine: solo giovani e donne nelle prime file. Il tutto costerà tre milioni di euro, compreso il catering fatto di 1500 teglie di pasta al forno e 2500 litri di vino bianco e rosso.

Partito dei moderati lo chiama qualcuno, i fondatori preferiscono la dizione: partito degli italiani. Alla vigilia Berlusconi ha rivolto un invito a Casini ad aggregarsi o almeno ad accodarsi. L’argomento: “l’elettore non vede differenza tra Pdl e Udc”. Tesi che non risulterà certo gradita a Casini. Secondo argomento di Berlusconi: insieme si raggiunge il 51 per cento. Con il sottinteso minaccioso che il 43 del Pdl basta e avanza per governare e con quel che resta Casini e l’Udc rimangono politicamente “inutili”.

Prima del battesimo del suo partito, Berlusconi ha inaugurato il termovalorizzatore di Acerra. Cerimonia disertata dal vescovo Giovanni Rinaldi che all’impianto si è sempre opposto. La mancata benedizione non ha impedito a Berlusconi di rivendicare il successo dell’azione anti rifiuti in Campania. Ed è stata l’occasione per ricordare ancora che la legge allarga-casa si farà e farà gli interessi della metà degli italiani, insomma, quel 43 per cento e passa.