Bertolaso/ Il Capo della Protezione Civile confessa: “Ho incontrato Tarantini in due occasioni”, ma poi precisa: “Non è stato lui a prensentarmi Intini”. Lo conosceva già tramite Boccia del Pd

Pubblicato il 3 Luglio 2009 - 19:27 OLTRE 6 MESI FA

Nell’ambito di un filone d’inchiesta, diretto dal pm della Procura di Bari Giuseppe Scelsi, che indaga sulle Tarantini’s girls a casa di Silvio Berlusconi, è stato iscritto nel registro degli indagati anche l’imprenditore Enrico Intini, titolare dell’omonimo gruppo, nonché  la manager della Asl di Bari, Lea Cosentino. Il filone d’inchiesta è quello su un appalto della Asl, indagine a sua volta legata alla maxi-inchiesta sugli appalti nella sanità pugliese. Per entrambi l’ipotesi di reato è turbativa d’asta.

Nei mesi scorsi Tarantini aveva presentato Intini prima a Paolo Berlusconi e poi al capo della protezione civile Guido Bertolaso. O, almeno, questo è quanto sostiene Intini, che ha raccontato di aver conosciuto il capo della Protezione Civile tramite l’imprenditore barese. Chiamato più volte in causa, Guido Bertolaso esce allo scoperto e dichiara: «Prendo atto del continuo, ma inutile, tentativo di abbinare il mio nome a quello di imprenditori pugliesi al centro delle attenzioni della stampa».

Poi precisa: «Come tutti i funzionari dello Stato con incarichi di una qualche responsabilità ho avuto occasione di ricevere in questi otto anni migliaia di rappresentanti delle aziende italiane interessati ad avere rapporti con un settore che ha dimostrato di saper fare e non solo di chiacchierare. Né, d’altronde, un funzionario dello Stato può sottrarsi dall’essere interlocutore per tutti coloro i quali intendono sviluppare eventuali tecnologie e iniziative finalizzate a dare spazio al “Made in Italy” che rappresenta, come ben noto, una delle priorità della protezione civile, anche a livello internazionale».

Quindi Bertolaso, che non poteva venir meno agli impegni relativi al suo incarico, confessa di aver incontrato Tarantini. «Ho incontrato il dottor Tarantini in due occasioni, durante le quali mi sono state descritte le attività delle aziende legate al gruppo Intini, il cui titolare ha partecipato agli incontri».

Tuttavia, l’aspetto che desta maggiore perplessità nelle parole di Bertolaso è che lui frequentava già Intini e, accusandolo di aver “la memoria molto corta” dichiara di non averlo conosciuto grazie al signor Tarantini, ma tramite Francesco Boccia, nel maggio del 2007.

Il Professor Francesco Boccia, allora Capo Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sotto il Governo Prodi, gli avrebbe presentato Intini, alla presenza del signor Roberto De Santis, che dichiarò, ci tiene a sottolineare Bertolaso, di essere «amico e collaboratore dell’allora Ministro degli Esteri».

Poi Bertolaso conclude: «Allora, come oggi, mi vennero presentati alcuni progetti che il gruppo Intini voleva sviluppare nel settore della protezione civile. Tuttavia, poiché si trattava di argomenti e iniziative non coerenti con le attività di competenza di questo settore, non vi fu alcun seguito agli incontri».

«Pertanto, né durante il Governo Prodi, né durante il Governo Berlusconi, la protezione civile nazionale, ha mai ordinato né al signor Intini né al signor Tarantini l’acquisto di una matita, di un cerotto o di un estintore, al contrario, a quanto risulta, di quanto fatto da alcune strutture di stretta competenza regionale», chiosa Bertolaso.