Calcio europeo, nuovo Fair Play Uefa, la solita demagogia col Salary cap: ma chi frena gli oligarchi del pallone?

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 10 Aprile 2022 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
Calcio europeo, nuovo Fair Play Uefa, la solita demagogia col Salary cap: ma chi frena gli oligarchi del pallone?

Calcio europeo, nuovo Fair Play Uefa, la solita demagogia col Salary cap: ma chi frena gli oligarchi del pallone?

Nel calcio europeo, c’era una volta il vecchio “Fair play finanziario“. Ha fallito. Un buco nell’acqua. Da giovedì 7 aprile la Uefa ne ha introdotto uno nuovo con lo scopo  di controllare i conti dei club europei.

I burosauri, a guida Aleksander Ceferin, hanno scoperto che il calcio spende troppo. Disco verde dunque alle nuove regole per limitare i costi e garantire stabilità al calcio europeo.

TRE PRINCIPI FONDAMENTALI PER ILL CALCIO

1) Solvibilità –  Cioè il pagamento puntuale dei debiti. La Uefa controllerà quattro volte all’anno. Chi sgarra rischia la cacciata dal torneo. Tutti d’accordo. Riforma necessaria dopo il flagello della pandemia.

La Spagna, ad esempio, ha giocato d’anticipo,nel rispetto dei LCPD, acronimo per “limite de coste de plantilla  deportiva”. Ecco perché il Barcellona ha dovuto rinunciare a Messi dopo 18 anni , fermando il suo giro di spese a 92 milioni.

2)Stabilità – È la vecchia regola del pareggio di bilancio del precedente Fair Play. Ma con qualche modifica.  Ad esempio  bisognerà d’ora innanzi coprire le cosiddette “spese virtuose” (stadi, giovani, donne).

E poi nel mirino è finito pure il patrimonio netto: se è negativo dovrà migliorare di un 10%. I club italiani e turchi “sono quelli che dovranno lavorare da subito per adattarsi alle nuove strategie, cominciando di dai nuovi contratti “ ha detto Andrea Traverso, responsabile delle licenze Uefa. I club italiani tremano.

3) Controllo dei costi –  È previsto un meccanismo che rimanda al “Salary cap”. Una vigilanza su stipendi a giocatori e tecnici, sulle commissioni agli agenti. E chi fa Il furbetto avrà multe salate e probabilmente anche conseguenze sportive. Basterà?

Commento conclusivo: c’è molta demagogia in questa svolta (in vigore dal 1 giugno, gradualmente). Con una raccomandazione antica ma inevitabile: occhio agli “oligarchi del pallone”, hanno la finanza creativa facile.