Cambogia/ Processo all’unico imputato per i crimini dei Khmer rossi: “Chiedo scusa per il male che ho fatto”

Pubblicato il 1 Aprile 2009 - 07:31| Aggiornato il 28 Maggio 2009 OLTRE 6 MESI FA

Kaing Guek Eav, conosciuto come “compagno Duch”, chiede scusa per i crimini commessi quando il regime dei Khmer rossi, di cui era importante esponente, dominava col terrore la Cambogia.

Ora è l’unico imputato nel processo, che dovrà giudicarlo per i crimini commessi dal regime comunista guidato da Pol Pot negli anni settanta, e che è iniziato lunedì 30 marzo nella capitale cambogiana Phom Pen.

Guek Eav, accusato per la morte di oltre 15 mila persone, ha dichiarato alla corte: “Esprimo il mio rincrescimento per tutti i crimini commessi sotto i Khmer rossi più di trenta anni fa e riconosco la responsabilità per quanto accaduto a Tuol Sleng”. Era una scuola. Fu trasformata in centrale di tortura. Ora ospita il Genocide Museum.