Un ex ufficiale di polizia di Vancouver, Clyde Ray Spencer, negli anni Ottanta, fu condannato a quasi vent’anni di prigione poiché accusato di molestie sessuali verso i suoi due figlioletti. Adesso i due ragazzi, ormai adulti, dicono che non è mai accaduto nulla.
Matthew Spencer e Kathryn Tetz, che vivono in California, hanno deposto in tribunale lo scorso venerdì per prosciogliere il padre. Lo ha riportato il giornale Columbian.
Matthew, ora di 33 anni, ne aveva 9 quando tutto accadde. Ha detto al giudice che aveva accusato il padre dopo mesi e mesi di insistenti richieste da parte dell’adesso in pensione detective e sceriffo Sharon Krause solo perché così lei lo avrebbe lasciato in pace.
Tetz, 30 anni, ha detto che non si ricorda cosa aveva detto a Krause nel 1985, ma si ricorda che lo sceriffo le comprava sempre i gelati. Dice anche che, quando aveva letto il rapporto della polizia era sicura che le violenze non fossero mai accadute. «Mi sarei sicuramente ricordata qualcosa di tanto chiaro e violento», ha detto Tetz.
La sentenza di Spencer fu commutata dal governatore Gary Locke nel 2004 dopo che iniziarono ad affiorare domande sulla sua condanna. Tra gli altri problemi, gli avvocati dell’accusa si rifiutarono di mostrare degli esami medici che mostravano nessuna evidenza di abusi, anche se lo sceriffo Krause aveva affermato che gli abusi erano stati violenti e ripetuti.
Nonostante il governatore avesse deciso di commutare la sentenza, Spencer rimane ai fini della legge penale un criminale sessuale.
Per questo annuncia battaglia: non gli basta aver ottenuto l’annullamento della sentenza ma vuole anche il rovesciamento del merito. Gli avvocati però non sono ancora completamente convinti della sua innocenza.