Caravaggio (Bergamo): egiziano non sa leggere l’italiano e il sindaco leghista gli nega la cittadinanza

di Alessandro Avico
Pubblicato il 14 Maggio 2009 - 17:37| Aggiornato il 17 Luglio 2011 OLTRE 6 MESI FA

Un immigrato egiziano non sa leggere l’italiano e il sindaco leghista di Caravaggio, in provincia di Bergamo, non gli concede la cittadinanza. Mercoledì, quando il sindaco, Giuseppe Prevedini, gli ha consegnato la formula del giuramento alla Costituzione italiana, l’egiziano, che da tempo vive a Caravaggio ed è sposato con una donna bergamasca, ha ammesso di non saper leggere la nostra lingua. Anche se la legge non prevede la conoscenza della lingua, Prevedini è stato irremovibile: dovrà ripresentarsi.

«Chiedere la cittadinanza italiana – spiega il sindaco – significa abbracciare i valori e la cultura del nostro Paese. Questo non si può fare senza saper leggere l’italiano o senza perlomeno aver imparato a memoria il giuramento. Una persona che conosce solo l’arabo non può sapere quali sono i suoi diritti e i suoi doveri in Italia».

L’egiziano ha ora sei mesi di tempo prima che scada il decreto di concessione della cittadinanza rilasciato dal ministero dell’Interno. E non potrà studiare il testo a memoria perché Prevedini lo ha avvisato: gli farà leggere non solo il giuramento, ma anche qualche altro testo.

L’amministrazione comunale di Caravaggio era stata al centro delle attenzioni di chi si occupa di immigrazione anche lo scorso anno, quando il sindaco aveva proibito il matrimonio con immigrati senza permesso di soggiorno, e inchieste pubblicate da diversi quotidiani spagnoli lo avevano definito come «il paese più xenofobo d’Italia».