Carceri/ Ritornano la tubercolosi e forme di epatiti virali

Pubblicato il 24 Giugno 2009 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA

Tubercolosi ed epatiti virali tornano nelle carceri. A dirlo è il direttore dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti, Aldo Morrone, in occasione del Sanit, il VI forum internazionale della salute in corso a Roma.

«Quella delle carceri è una situazione complessa, dal punto di vista della salute e soprattutto delle malattie infettive», ha spiegato Morrone, «Abbiamo il ritorno della tubercolosi e il grande problema delle epatiti virali che si diffondono in maniera subdola all’interno degli istituti penitenziari».

Difficoltà a cui si aggiunge la condizione sociale della maggioranza dei detenuti: «In carcere finiscono soprattutto le persone a maggior rischio di marginalità e di esclusione sociale», ha continuato Morrone, «Si pensi che solo lo 0,1 dei detenuti è laureato. Inoltre si tratta di persone che non hanno la possibilità di ottenere arresti domiciliari perchè si trovano, di fatto, a non avere domicilio».

Una situazione preoccupante per la quale occorre trovare una soluzione. Per questo, «i garanti dei detenuti di tutte le regioni italiane si incontreranno per mettere a punto un impegno strutturale del servizio sanitario nazionale, all’indomani della riforma della medicina penitenziaria (che prevede la diagnosi e la cura dei detenuti a carico del servizio sanitario nazionale) così da avere continuità terapeutica e garantire ai detenuti di essere accolti nelle varie Asl di appartenenza una volta usciti dal carcere».