Caso Matilda/ Di nuovo incinta Elena Romani, la mamma di Vercelli accusata di infanticidio

Pubblicato il 12 Giugno 2009 - 20:04| Aggiornato il 18 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

Nuova vita  per la “mamma di Vercelli”, la hostess di 33 anni che sognava di fare la velina, accusata di omicidio volontario e poi assolta in primo grado.

Elena Romani, la donna su cui  grava il terribile sospetto di aver ucciso con un calcio nella schiena la sua bambina di 20 mesi, è di nuovo incinta. La bambina – anche in questo caso si tratterà infatti di una femmina – nascerà il prossimo agosto.

La Romani appare serena, pur sapendo che la Procura non molla, si fida molto dei suoi legali Tiberio Massironi e Roberto Scheda che da sempre si battono per l’assoluzione e che, anche oggi, si dimostrano ottimisti.

Intanto giudici togati e popolari leggono ogni documento con attenzione. Un mese fa la giuria si è addirittura trasferita nella casa in cui si è consumato il terribile delitto nel 2 luglio 2005.  Quel giorno, nell’abitazione c’era anche l’ex fidanzato, Antonio Cangialosi, inizialmente accusato di omicidio volontario e poi prosciolto. Con l’aiuto di due telecamere dei carabinieri, sono state ricreate le condizioni di quel momento. I due fidanzati che dormono sul divano, Matilde, la bambina che piange, il vomito sul cuscino e la Romani che esce per stendere il cuscino ripulito.

All’epoca dei fatti si era stabilito che a causare la morte era stata un’emorragia provocata da un forte colpo: da lì in avanti un lungo incubo mediatico e giudiziario, con la verità che invece di avvicinarsi si allontanava.

Dalla perizia chiesta dalla Corte d’Assise d’Appello alle professoresse Elsa Malgaria e Maria Bruna Fagiani dell’Università di Torino emergeva: «Non riteniamo possibile che la bimba, dopo avere subito il colpo che si rivelerà poi la causa della morte, fosse in grado di mantenere la stazione eretta, camminare, essere ripetutamente presa in braccio, prepararsi a vedere un cartone animato, senza manifestare sintomatologia dolorosa».

Una tesi che complica di molto la faccenda e che pone alcuni interrogativi sul racconto dell’ex fidanzato, che forse potrebbe finire di nuovo sotto processo, specie in caso di nuova assoluzione per Elena Romani. Fu infatti lui stesso a dire che prima di andare in giardino Elena gli affidò la bimba e che lui parlò con la piccola mentre le accendeva la televisione.

Una reazione impossibile secondo i due consulenti del tribunale, poiché se fosse vero che è stata la mamma a picchiare Matilda prima di uscire di casa, i reni spappolati, un polmone perforato da una costola non avrebbero consentito alla bimba di camminare, di stare in braccio ad un adulto o semplicemente rispondere alle domande che Cangialosi le faceva.

Il mistero potrebbe essere svelato a breve. Per settembre è prevista la sentenza. Per allora Elena Romani sarà di nuovo mamma da un mese.